Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



domenica 8 dicembre 2013

Aquilotti: 4 sconfitte consecutive necessarie per crescere!

(Eccoli gli Aquilotti 2003-2004 della Compagnia dell'Albero, un nuovo gruppo agosnistico che inizia a muovere i primi passi)
 
 
Sabato pomeriggio alla Agraria è arrivata la quarta sconfitta dei nostri Aquilotti 2003-2004 nel derby con lo Junior Basket Ravenna.
Una sconfitta meritata, prevista e che deve servirci per migliorare, capire come si sta in palestra e l'atteggiamento giusto che si deve avere quando si mette piede in campo. Il gruppo 2003-2004 è de facto nuovo di pacca. Accanto ai tre veterani Carraro, Casadio e Vitali ci sono 13-14 neofiti assoluti alle prime armi. Questo rende l'amalgama ora difficile. Un gruppo a due velocità, ma con un grande potenziale di crescita. Fisicamente ci siamo, tecnicamente, dopo 3 mesi di allenamento, è ancora notte fonda, il gruppo da creare e mentalizzare.
Ci vorrà del tempo, ma credo che coach Facibeni e Neri possano fare bene con questi ragazzi. Intanto, li stanno mettendo in campo con tanto coraggio e tanta passione. Poi durante la settimana lavorano costantemente sul loro miglioramento e sulla loro educazione ed attitudine alla palestra. Esempio? Prima partita siamo in 14, la seconda in 10, la terza in 9, la quarta in 15: ecco per dire cosa significa stare in palestra, dobbiamo ancora mettere a punto alcune importanti cose. Quando non si riesce a venire si deve mandare un sms, se non posso partecipare ad una partita telefono così il coach può convocare un compagno. Ecco, dobbiamo partire da queste piccole cose, da questo atteggiamento di attenzione e rispetto per la squadra e da qui lavorare per i miglioramenti tecnici indispensabili.
Tutto questo per dire che noi siamo molto contenti di quello che combinano i ragazzi in campo, consci del gap che in questo momento paghiamo con realtà più omogenee. Ieri mi sono divertito un sacco (nonostante la tosse, la bronchite ed il cortisone) ad arbitrare e a dare qualche consiglio durante i time out, ma mi rendo conto di tutto il lavoro che bisogna fare, prima educativo che tecnico.
Poter plasmare un gruppo a propria immagine e somiglianza è davvero fantastico, un privilegio da pochi eletti ed io Pietro e Gabriele ce la metteremo tutta per farlo bene.
Fra qualche mese vedremo i frutti del nostro lavoro, lavoro che passerà da grandi miglioramenti e ottime prestazioni (Massalombarda) e grandi frustrazioni ed apparenti passi indietro (JBR), in un crescendo di alti e bassi che ci porterà ad avere un'altra squadra con l'alberino sul petto.
Vi aspetto lunedì alle 17 al Classico per il terzo allenamento (cosa che diventerà costante) tutti i 2003 più i 3 2004 coinvolti. Prima lezione: se c'è bisogno di lavorare si deve trovare il modo di farlo. Bene: abbiamo bisogno di lavorare e lo faremo. Insieme. Serve Jugum! (A.S.).

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