Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



sabato 1 marzo 2014

Aquilotti: considerazioni dopo un grande match!

Ieri sera in un Villaggio gremitissimo è andato in scena l’ennesimo derby di una stagione lunga ma bellissima.
Di fronte Compagnia dell’Albero e Spem Ravenna. Gli Aquilotti di Coach Facibeni si sono ben comportati, vincendo il match per 17-7, frutto di 5 set vinti ed uno pareggiato (ma che meritavamo di perdere, un grazie all’arbitro!). Molto bene, l’atteggiamento mostrato dai nostri ragazzi, contro un avversario sempre ostico e competitivo, realtà storica della pallacanestro ravennate e con il totem Bianchini in panchina.
Mi sono fermato volentieri a vedere la partita, bidonando i 2002 che si allenavano sul campo A, perché volevo rendermi conto dei progressi dei nostri Aquilotti, nati nel 2003-2004, per poi impostare insieme a Facibeni e Dionis Micaco l’ultima parte della stagione da un punto di vista tecnico.
Facciamo un po’ di storia. A settembre questo era un gruppo che non esisteva, dobbiamo dircelo chiaramente. Tre 2003 si allenavano stabilmente con i 2002 e dietro a loro il nulla. Ma poi piano piano, grazie al lavoro al Fagiolo prima e nelle scuole poi, siamo riusciti a stabilizzare un bel gruppettino che ora conta, con gli ultimi tesseramenti, 16 unità. Dopo i massacri della prima fase, i nostri non hanno mai mollato, anzi si sono impegnati maggiormente, crescendo di allenamento in allenamento. La fiducia e l’autostima aiutano, insieme ad una proposta tecnica adeguata che ho seguito personalmente, hanno finora pagato.
Ieri sera, mi crederanno i non addetti ai lavori, è stato uno spettacolo. Vedere bambini che fino a 6 mesi fa non sapevano nemmeno dell’esistenza del minibasket andare in campo e passarsi la palla è nettare per noi istruttori. Vederli aiutarsi, cercarsi in attacco, essere gruppo ripaga di tutto il lavoro fatto. Abbiamo ancora tanto da insegnare e margini di miglioramento importanti da esplorare, ma la strada è giusta, il gruppo è ben assortito, ci sono diverse abilità che se messe al servizio della nostra squadra possono farci fare il salto di qualità. Perché ora fatto il gruppo e capito lo scopo del gioco vogliamo crescere e continuare a migliorare.
Non me ne vogliano gli altri gruppi, ma quest’anno i miei pensieri erano rivolti principalmente agli Esordienti ed agli Aquilotti. Per motivi diversi: i primi erano un gruppo che doveva capire quanto potesse essere forte. Infatti è primo in classifica e si gioca l’accesso al Jamboree Regionale. I secondi non li avevamo e dovevamo fare la squadra. Ora ci sono e nella seconda fase le hanno vinte tutte tranne una a Cervia.
I figli non sono tutti uguali, i miei figli, i nostri gruppi, hanno tutti peculiarità diverse, non sai mai quando sboccino. Ecco nelle ultime due settimane sono sbocciati due nuovi frutti sull’albero della Compagnia.
E questo deve inorgoglire tutti, Società, Istruttori, Famiglie e Ragazzi! (A.S.)  

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