Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



domenica 13 gennaio 2013

Un week speciale per il sottoscritto...


Per una volta non scrivo di voi. So che avete vinto contro la Spem e so che siete stati addormentati per tutto il primo tempo per poi sciogliervi nel secondo. Bene, ora ci aspettano due battaglie dure, contro Fusignano e Lugo, dopo di che si capirà da che posizione partiremo nei playoff.
Volevo spiegarvi perché non ero in panchina oggi e perché mi sono perso le partite dei 2000 e del CSI ieri.
Sapete che oltre ad essere Responsabile Provinciale Minibasket sono anche Docente  per la federazione e in questo week end ero impegnato proprio  in questa veste di insegnante che mi piace molto e a cui tengo in modo particolare, più che alla carica di Responsabile che è a termine e che non mi dà molte soddisfazioni.
Invece poter insegnare è il mio pane e mi dà sempre quella adrenalina che è indescrivibile, quella sensazione unica che solo chi insegna prova. Poter portare la propria esperienza e la propria conoscenza ad interlocutori competenti è veramente bello e queste sensazioni le ho provate anche  in questo week end  e le voglio condividere con voi. Intanto grazie per avermelo permesso, perché se ci fosse stato bisogno sarei rimasto, ma Andrea, Barbara, i Macaci e voi stessi siete ormai autonomi e non avete avuto bisogno di me (come Giovanni ieri e tutti i 2000).
Comunque vi dicevo del corso: quando incontri 32 persone volenterose che vogliono conoscere ed aumentare le conoscenze di minibasket è sempre un evento importante. Una platea che vuole aumentare la propria competenza. I miei corsisti sono stati bravi, sono usciti distrutti da una due giorni impegnativa (che motivazione ci vuole per lasciare nel week end i propri affetti e la propria famiglia per parlare di minibasket?) che li ha fatti riflettere e che, speriamo, li ha fatti crescere come istruttori.
Non ero solo, c’era Roberta Regis con me, che è la passione fatta persona e che è bravissima a trasmetterla.
Fra i corsisti molte facce conosciute (e la tensione aumenta quando conosci i tuoi interlocutori) fra cui una molto cara agli sportivi ravennati: Riccardo Marisi. Cito solo Riccardo per il semplice motivo che è stato un vero Capitano quando era al Basket Ravenna, una persona squisita, straordinaria con doti umane eccezionali. Era l'unico che si fermava a dare un cinque ai bambini, e che non si negava mai alle loro domande e alle loro curiosità. Ora che ha smesso di giocare vuole allenare proprio i più piccoli. E’ proprio vero che per fare gli istruttori bisogna essere un po’ speciali!   

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