Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



sabato 16 aprile 2011

Aquilotti 2000: campioni Provinciali!

Prosegue senza macchie (leggi referti gialli) la marcia dei leoncini di coach Serri nel campionato aquilotti. Ed essendo 2 – 0 con Faenza e Fusignano negli scontri diretti ad una giornata dal termine posso dire di aver vinto il campionato provinciale. Succedono nell’albo d’oro ai nati del 1999, un trofeo questo che resta quindi nella bacheca dello Junior Basket Ravenna. Un successo meritato, al termine di una stagione intensa, con la partecipazioni a due campionati, il Torneo a Porec (vero spartiacque della annata), tre impegni settimanali: il tutto propedeutico al finale di stagione che vedrà il clou con la partecipazione al torneo di Matera.
Spero che in questa annata bellissima e trionfale di avervi insegnato l’importanza del lavoro, dell’impegno e dell’educazione. Avevamo un gap di molti punti a sfavore con Faenza e Fusignano e l’abbiamo colmato grazie all’impegno e alla dedizioni di tutti. Ora siamo una squadra che gioca insieme (a parte quando mi arrabbio, ma sono lì apposta!) che arriva puntuale alle partite, mai in sottonumero e che spesso iscrive tutti a referto a dimostrazione della crescita globale. Ma di questa stagione mi piace pensare a tutte le volte che avete stretto la mano agli avversari e agli arbitri dopo le partite, all’inizio con i sorrisi tirati, ora senza nemmeno il bisogno di ricordarvelo. Sono contento del rispetto che avete nei confronti dei compagni ed avversari e dell’impegno che ci mettete.
Vi faccio una piccola confidenza: sono anni che faccio doppiette (aquilotti ed esordienti) e non credo di essere tecnicamente più preparato degli altri istruttori che incontro e che stimo tantissimo (anzi loro sono più bravi di me visto che allenano anche annate più grandi). Non esiste una ricetta magica per vincere un campionato, ogni anno ha fatto storia a sé. Ma c’è una costante: ogni gruppo ha avuto le sue caratteristiche e i suoi avversari ma tutti lavoravano come matti in palestra. I 97 erano dei professionisti che se potevano facevano anche il quarto allenamento, i 98 un branco di pazzi talentuosi che avevano bisogno solo di disciplina, i 99 un gruppo splendido che doveva capire come stare in campo (e al mondo). Infine voi: piccoli, per molti versi ancora molto bimbi e senza mentalità. Ho cercato di darvela e mi sono reso conto che in fondo con il piglio giusto non eravamo poi così male. Ma ogni storia ha avuto il lieto fine grazie al lavoro, all’impegno (si viene in palestra per migliorare e non per passare un ora e mezza) e all’educazione. Non abbiamo preso mai un fallo tecnico e nessuno ha mai protestato con un arbitro (a dire il vero io sì, con i 97 al Torneo di Sestola per una infrazione di passi di Trerè sul meno uno che per me non c’era. Me lo ricordo talmente bene, essendo l’unico episodio, che mi fa salire ancora un fortissimo senso di vergogna, io uomo maturo lui mini arbitro diciottenne. Una pena infinita).
Ora ci attende la sfida più grande: quella di non sentirci appagati, di non pensare di essere arrivati e di poter fare le cose meno bene tanto poi vinciamo uguale. Avete di fronte un margine infinito di miglioramento, pensare di non raggiungerlo solo perché pensiamo di avere già capito tutto sarebbe una sconfitta incredibile. Come atleti e come uomini (perché lo diventerete). Ricordatevi sempre la parolina magica: 120%. Quando ci arriviamo vincere o perdere non conta più: conta sempre dare il massimo in campo come nella vita: ci piaccia o no viviamo in questo mondo.

Sulla partita di ieri non c’è molto da dire: abbiamo imparato cosa vuol dire “tensione”. Ci sta sentirla, ma dobbiamo migliorare nella gestione perché ci sarà sempre prima di ogni impegno importante, dagli aquilotti alla Nba. Comunque partita e vittoria vera (4 tempi a 2, 49 a 30 nel punteggio progressivo) nonostante alcuni tratti di gara non giocati (ultimi tre minuti del terzo sesto, tutto il quinto tempo). Ordinaria amministrazione per Battaglia, sopra le righe Salvadori e Cinti.

Il Tabellino (Scarpamondo Ravenna – Fusignano 14 – 10, progressivo 49 – 30)
Battaglia 12, Baffino di Neanderthal 2, Cinti 8, Frisari 2, Giardini 2, Gobbi 2, Landi, Salvadori 14, Cirilli 4, Cricca 1, Giusti 2.
Istruttore Serri, Vice Marani

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