Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



venerdì 10 giugno 2011

Ottima stagione per il Gruppo 2000 (e ora andiamo a Matera!)



Finale di stagione anche per i piccoli di coach Serri e compagnia, quei terribili 2000 che tanto hanno fatto penare anche i nati del 1999. Un gruppo molto coeso e forte che il prossimo sarà chiamato a fare il salto di qualità per raggiungere i traguardi che sono alla loro portata: obiettivi ambiziosi come un campionato regionale per esempio. Un gruppo dove qualcuno deve ancora capire bene come funziona e che quindi ha margini di miglioramento notevole. Campioni Provinciali in carica aquilotti, quarti nel torneo esordienti (riservato ai 99 e vinto da Santino e Compagnia), terzi al Torneo Internazionale di Porec, terzi al Torneo di Ferrara con la soddisfazione di aver battuto l’Andrea Costa Imola. Messi in fila, sono risultati da paura, impensabili ad inizio stagione. A questo si aggiunge la vittoria del gruppo sperimentale 2001 e 2000 inesperti al primo anno nel girone Provinciale non competitivo 2000. Ora arriva Matera, la prova del nove, dove dovremo dimostrare tutto il bene che dicono di noi, ma soprattutto di star diventando uomini. Un Torneo di quel genere si supera solo se siamo forti mentalmente, perché quando incontreremo gli Estoni che fanno 32 minuti di zone dovremo essere pronti: preparati a non riuscire a passare la metà campo. In quel caso pochi pianti e lamentele: è tutta esperienza!
Manca un voto, quello dell’ultimo mio assistente che si è impegnato maggiormente con voi e per questo ho riservato in questo post.

Matteo Frisari, voto 10. L’ultimo arrivato in famiglia, tre figli con il virus del basket, un nipote degenere che allena, era scritto nei fatti che sarebbe arrivato anche lui in palestra. E noi siamo stati ben felici di accoglierlo dopo avergli fatto fare il dirigente, il portaborse, il navigatore umano, l’infermiere, il custode e sicuramente anche qualcosa d’altro. Una presenza preziosa, una risorsa di serietà e competenza, un porta fortuna vivente: con lui in panca 3 vinte e 0 perse. Scusate se è poco.

Ed ora via di pagelle: leggere con attenzione e provare a pensare a cosa c’è scritto e come poter migliorare. Vi voglio bene!

Pietro Baravelli, voto 7. Dopo la scorsa stagione nessuno avrebbe scommesso un euro sul suo ritorno. Ed invece il nostro Baravello non solo è tornato ma si è allenato sempre assiduamente e con passione giocando un sacco di partite. L’emblema dell’educazione al lavoro e del non mollare mai. La mia soddisfazione più grande (assieme a Matteo Pasini) perché avergli attaccato il virus del basket per me è stato un onore. Ultimamente arriva e propone anche i giochi: la treccia Mingo fatta mercoledì è in tuo onore. Fantastico.

Lorenzo Battaglia, voto 9,5. Playmaker d’altri tempi (mi ricorda Marzorati), detta i ritmi in attacco, miglior rimbalzista e migliore nelle palle recuperate. Ogni tanto stoppa anche, visti i suoi 136 cm per 32 chili di uomo, cosa chiedere di più. Se i 99 hanno vinto il loro Trofeo devono più di un cinque a Lollino, che a Gennaio alla Agraria contro Imola si alzò dalla panchina per piazzarne 12 di fila . Colui che ha fatto cadere in depressione un sacco di istruttori avversari, e qualcuno del Basket Ravenna. Il dubbio è: meglio lui o il fratello visto che sono identici nell’aspetto e nei ruoli? Non lo so, ma sono un coach fortunato visto che li ho allenati tutti e due. Talento fine e mano educata, un leader ovunque, in 2 anni non l’ho mai sentito lamentarsi. Capitano vero.

Teo Bella, voto 7. Rookie arrivato a settembre, si è allenato con passione ed entusiasmo. Non era facile per lui inserirsi in un siffatto gruppo molto competitivo. Ma non ha mai mollato mostrando doti mentali interessanti. Protagonista nel campionato sperimentale vinto, ha avuto tutto il tempo di fare esperienza. Il prossimo anno proveremo a cambiare ritmo, se vorremo entrare nelle rotazioni dei veterani. Non mollare mai.

Alessio Caldarigi, voto 9 quando è attento ed intenso, voto 5 quando invece entra in campo con tutta la paura del mondo sulle spalle. Buona padronanza dei fondamentale, usa tranquillamente entrambe le mani ed ha notevoli capacità di lettura. Insomma uno su cui contare a patto che non entri in campo in versione mozzarella di bufala alla diossina. Ma anche se ciò accadesse dovremmo trovare il pulsante per ripristinare la versione attenta, precisa e arrabbiata. Ma anche qui il tasto non l’ho ancora trovato. Si prega di arrivare in palestra con il libretto delle istruzioni. Fiducia.

Mattia Casadei, voto 9+. Super Baffino o Baffino di Neanderthal? 9 volte arriva il primo 1 volta arriva il secondo in palestra. Quando è in fiducia è un’ira di Dio, quando è depresso e innamorato con i wurstel nella pancia inguardabile. Ma a Faenza dopo aver sbagliato tutte le letture immaginabili, a 20 secondi dalla fine del secondo overtime, ha preso fallo e piazzato un libero da far tremare un giocatore vero con annessa vittoria. Questi si chiamano attribuiti e vengono fuori quando serve. Se si tagliasse i capelli sarebbe perfetto, ma poi non sarebbe più il secondo uomo più bello del mondo. Ora lo attendono le pupe di Lecce per cui sappiamo già che a Matera sarà un disastro. Ma cose si farebbe senza Baffino? Insostituibile.

Alessandro Cirilli, voto 8/9. Se penso a tutte le volte che mi ha fatto perdere la voce mi viene male. L’altra notte ho sognato che urlavo “Cirilli, oggi abbiamo la maglia bianca!”. Ma è un giocatore fondamentale per noi, un generoso, lotta su ogni cosa dimostrando un cuore grande come una casa. Se tenesse i piedi per terra sarebbe ai livelli dei 99, ma visto l’orgoglio ed il senso di appartenenza mostrati, possiamo lavorare tranquillamente per farlo migliorare. Se non lo si conosce non si comprende quello che ho detto. Non esiste una parola per descriverlo: Semplicemente Cirilli.

Michele Cricca, voto 8+. A corrente alternata. Molto bene quando è attento, prevedibile e deleterio quando pensa agli affari suoi. Potenzialmente forte, istintivo ed appassionato se riuscissimo a trovare il modo di tenerlo concentrato per tutto il tempo sarebbe perfetto. Deve imparare a ragionare di più e a fidarsi dei compagni (e loro di lui). Ma per prima cosa deve stare attento, a questo livello il doppio palleggio non è più ammesso. Insomma il classico leoncino che se svolta mentalmente diventa un’arma di distruzione di massa. Speriamo Presto.

Filippo Fuschini, voto 8+. Molto bene il nostro Filosky in questa fase della stagione. Ha messo su un bel tiro (esteticamente rivedibile ma efficace) dalla media ed in difesa è il solito leone. Peccato per l’infortunio (del nonno) che l’ha tenuto fuori per un mese nel momento clou della stagione. Ma a Matera si riprenderà, giocando tutti i giorni con ritmo e contro avversari forti. Potrebbe essere l’arma segreta per il prossimo anno, se poi Madre Natura si ricorda di lui possiamo togliere il condizionale. Saetta.

Francesco Giardini, voto 9. Altro fratello d’arte con la sfortuna di essere diversissimo da Teo (anche qui gran botta di fortuna per me, 2 su 2!). E tutti a dire che non era come il fratello. Ma Francy ha piazzato una stagione degna del cognome che porta, mano destra o sinistra per lui pari sono, ha iniziato ad usare anche il fisico che ha, mostrando una crescita ed un attaccamento al gruppo incredibili. Io l’ho letta così: da settembre ad oggi è aumentata la fiducia e di conseguenza le prestazioni in campo. Rivelazione.

Filippo Giusti, voto 9+. L’uomo mandato dagli Dei del Basket per risolvere i nostri problemi sotto canestro. Colui che obiettivamente ci ha fatto fare il salto di qualità perché la sua fisicità è una risorsa per tutti, specialmente in allenamento. Ha portato serietà, concentrazione e attenzione, uno che non ha mai bisogno della seconda spiegazione. Come Lollo, di lui non conosco la voce. Non si lamenta mai. E sarà bellissimo vederlo schiacciare a Matera: questo è il prossimo obiettivo del nostro velista. Mano sinistra da adrenalina pura. Fondamentale.

Alessandro Gobbi, voto 8,5. Ha finito la stagione alla grande, frutto di una grande intensità e voglia di emergere. È maturato molto sotto il profilo mentale e questo si è tradotto in un gioco più funzionale alla squadra. È passato dal ruolo di “supporting cast” a quello di protagonista, grazie al lavoro, alla fatica e alla dedizione. E anche ad un grande senso di appartenenza al gruppo. Ora non ci resta che aspettare che Madre Natura si ricordi di lui portandogli forza e chili. Aspettiamo fiduciosi, in fondo c’è tutta l’estate. Crescita.

Filippo Falzi, voto 6/7. Arrivato a febbraio, digiuno di basket, si è allenato con noi ma senza troppa costanza. Ha del potenziale, coordinato e con buoni schemi motori, potrebbe diventare importante per noi a patto che si metta in testa che ci sono 3 allenamenti alla settimana e le partite. Se gli passa quella sua “pigrizia” mentale e si impegna il futuro è suo. E noi ne saremmo veramente contenti perché di un giocatore del genere, piccolo ma veloce ed anche rompiscatole, ne avremmo bisogno. Decidi cosa vuoi fare da grande!

Simone Frisari, voto 8/9. Sesto uomo dell’anno del gruppo 2000, quello che non vedi in campo quando c’è ma che ti affretti a mettere dentro quando è in panca. Difensore feroce ed attento, tutti i suoi compagni gli devono almeno un 5 per tutti gli aiuti che ha portato, ma si cava parecchie soddisfazioni anche in attacco grazie ad un buon uso del corpo e del perno. Se prendesse anche iniziativa sarebbe perfetto, ma diamogli tempo. Uno di quei pochi che gioca sempre, anche perché c’è sempre, con qualità, nelle presenze ad allenamento. Killer Silenzioso.

Riccardo Landi, voto 7/8. Acquisto settembrino inizialmente ha faticato a trovare ritmo e spazio nelle rotazioni. Ha passato i primi mesi a prendere appunti, era fantastico vederlo, sembrava un bimbo alla ruota panoramica, guardava tutto e sorrideva. Poi, piano piano, ha capito come funzionava il gioco, le regole e i compagni. Finale di stagione da protagonista e convocato meritatamente per Matera, che per lui sarà la svolta. Uno su cui puntare, se mette su qualche chilo, sarà l’arma segreta per il prossimo anno. Stiamo lavorando per voi.

Andrea Mariani, voto 8. Altro rookie che si è meritato la convocazione per Matera, dove speriamo che svolti mentalmente. Matera per lui deve significare quello che il Mazzetto è stato per Mazzini del 99. La possibilità di vedere come gira il mondo in casa di quelli più bravi. Tecnicamente è cresciuto tanto, ma deve capire che il basket non è solo tiro dalla media, fra l’altro notevole. Su di lui sono pronto a scommetterci, però deve iniziare a fare ciò che gli viene chiesto. Il primo step è fatto, mica possiamo accontentarci. Deve iniziare a Leggere. E Basta.

Matteo Pasini, voto 8. L’altra mia gioia più grande. È tornato, attento, motivato e concentrato. Rispetto all’anno prima sembrava il fratello buono. Si è meritato tutte le convocazioni, ha scoperto cosa significhi difendere e in attacco inizia a prendere iniziativa. Meritatamente a Porec, nel finale di stagione ha subìto il regolamento del 4c4 rimanendo fuori dalle rotazioni. Ma se penso al pulcino bagnato che lo scorso anno aveva paura di tutto non posso che essere davvero contento per lui. Una maturazione straordinaria. Ora è un leone affidabile. Veramente.

Edoardo Potenza, voto 7+. Un altro sempre attento, educato e gentile quando c’è. E qui casca l’asino. Dotato di mezzi fisici interessanti, se si mette in ritmo diventa un fattore. Se poi mostra anche la faccia cattiva e ci mette un po’ di intensità, può diventare un giocatore. Pivot titolare della campagna Sperimentale ha fatto esperienza. Ora ci si aspetta il salto di qualità, perché ne ha davvero il potenziale. Ritmo.

Francesco Salvadori, voto 9. Mezzo punto in meno per l’uomo da Marina, velista anche lui, ma per un motivo molto semplice. A volte dimentica di non essere più a Marina e tende a strafare e a non fidarsi dei compagni. Se impara a leggere meglio le situazioni d’attacco diventa un fattore, se riesce a passare dall’1c5 al 5c5 avremo un giocatore vero. Talento, passione, voglia di esserci, doti umane straordinarie: ha tutte le carte in regola per farcela a patto che migliori nelle letture. Ma arriverà, statene certi, perché il gioco lo capisce. Peccato per quella passione Virtussina. Passala 2 Palleggi Prima.

Francesco o Federico Vitali, voto 7. Alla fine non ho ancora capito come si chiama, la vecchiaia ed il fatto di essere stato compagno di scuola del babbo non aiuta. Insomma, me li confondo. Rookie arrivato a settembre, si è allenato con passione ed entusiasmo. Se ci mettesse anche grinta sarebbe perfetto. Protagonista del campionato sperimentale ha sfruttato questo anno per fare esperienza. Come Teo ora deve mostrare le unghie, altrimenti non si diventa leoni. Ma sono sicuro che Francesco (alla fine l’ho imparato) con i suoi ritmi arriverà. Certamente.

Ed ora due righe sui 2001 che si sono alternati nelle rotazioni del Campionato Sperimentale. Il lavoro di quest’anno è stato fatto in prospettiva del prossimo, ci siamo, mettiamola così, avvantaggiati nei confronti della concorrenza, non tanto in termini tecnici ma per quanto riguarda la dedizione al lavoro, alla mentalità ed al giusto comportamento in palestra. Sono molto soddisfatto del vostro gruppo e se penso al prossimo anno mi vengono solo queste parole: ci divertiremo (ma secondo me siamo anche un bel po’ forti!)

Stefano Bonatesta, voto 8. Il più piccolo del branco (2002) ma che è venuto qualche volta ad allenarsi e a giocare fuori referto (un 2002 non può essere a referto in un campionato 2000). Ma fisicamente il campo lo tiene e si è meritato tutte le convocazioni. Nome da segnarsi e da seguire con cura, avendone rispetto dei tempi di maturazione. Potenzialmente ha dei margini di miglioramento pari alla sua passione. Infiniti.

Federico Cantoro, voto 8/9. Meglio la prima parte di stagione che la seconda. Raggiunte certe abilità ha pensato ad allenare solo quelle. Ed invece il basket è uno sport di lettura e situazione e non vanno mai bene le stesse cose. Infatti, nella seconda parte, pur avendone la possibilità ha giocato meno. Se si mette in testa di ragionare, farà la differenza. Passaggio Baseball.

Federico Cinti, voto 9. Fratello e figlio d’arte, un faccia da schiaffi, fa la cavolata più grande del mondo con un sorriso disarmante. Abbiamo deciso che è mancino e in questo sport è in vantaggio. nelle rotazioni dei 2000 è venuto a Porec meritandosi i minuti in campo. Sta capendo la differenza fra il gioco e lo sport, come tutto il gruppo del resto, ma sarà un fattore. Smile.

Francesco Cieri, voto 8. Fratello d’arte anche lui (brutto segno quando si allenano le dinastie, segno del tempo che passa) come Antonio è un ruba palloni straordinario ed un difensore insuperabile. Il prossimo anno lavoreremo sul fondamentale del tiro, così una palla recuperata potrà essere straformata in 2 punti. Velocità pura.

Guza Gesian, voto 9. Nei 13 di Ferrara e solo questo dato fa capire quanto sia cresciuto il nostro straniero silenzioso. Si, perché lui non parla mai, lavora e mostra dei fatti. Un fisico interessante, talento e capacità di capire il gioco. Diventerà uno dei perni di questo gruppo, statene certi. Vediamo di sistemare il tiro e siamo a cavallo. In forte ascesa.

Elia Marinelli, voto 8,5. Play maker anche lui vecchio stile, tutto fosforo, pazienza e letture. Un Mike D’Antoni tascabile che quando serve la butta anche dentro. Se riuscisse a fare tutto quello che già sa fare con un pizzico di intensità e velocità in più sarebbe già pronto per i 2000. Ma arriverà il buon Elia. Il classico giocatore a cui dare le consegne e poi sedersi in panchina a guardare. Metronomo.

Alberto Montanari, voto 8,5. Il gemello passatore. L’uomo dei passaggi ai compagni, gioca per gli altri e questo gli rende onore. Se gli aggiustiamo anche il tiro potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni realizzative. Se entra, come il fratello, nel ritmo dei 3 allenamenti, diventerà un fattore. Assist man.

Enrico Montanari, voto 8,5. Il gemello tiratore. Medie realizzative (e percentuali) impressionanti. Se gli costruiamo anche il resto avremo un giocatore vero. La facilità con cui ne mette 20 è cristallina, se ci mette la faccia cattiva e ritmo di lavoro, dove può arrivare? Non lo so, ma il buongiorno si vede dal mattino e questo è interessante. Lavoro.

Alessandro Schiavone, voto 8,5. Ecco un bel playmaker moderno, tutto adrenalina e velocità. Doti da affinare certamente ma già presenti nel suo gioco. Sempre presente nel campionato Sperimentale, ha mostrato in campo davvero buone. Se continua a crescere così siamo a cavallo. Se ci crede stiamo anche tranquilli. Da migliorare l’approccio difensivo, ma siamo giovani ci penseremo. Sorpresa (in positivo!).

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