Martedì scorso gli Scoiattoli Neri della Compagnia hanno
giocato a San Pietro in Campiano contro E Cruseri Ad San Pir. Di fatto è stata
la rivincita dell’ultima partita di campionato, giocata alla Ricci e persa per
un solo canestro. “Finalmente”! “Finalmente”, si potrebbe pensare, “finalmente”
è arrivato il primo referto rosa. In realtà il “finalmente” sta sottolineando
la prima prova determinata di questo gruppo, “nuovo di pacca”, che dimostra,
ogni volta che può, miglioramenti continui e più che confortanti. “Finalmente”
nasconde un altro referto giallo che vale, però, mooolto più di un referto
rosa. Il punteggio del Minibasket dice 13 a 11 per il Cruseri. Il punteggio
direbbe 44 a 25 per la Compagnia! Accettiamo di buon grado il 13 a 11
considerando che “finalmente” abbiamo visto molta attenzione da parte di tutti.
La voglia, la grinta, l’agonismo, sapevamo che facevano parte del cuore di
questi ragazzi. L’attenzione è quel quid che trasforma una prova orgogliosa ma
confusionaria, in una “partita”. La partita si gioca quando ci ricordiamo che
in campo siamo in quattro. Che gli altri tre SONO I MIEI COMPAGNI! Sono quelli
ai quali, se passo la palla, possono darmi il vantaggio di correre a canestro
liberandomi dal marcamento del mio avversario. Sono quelli che, quando sono
solo, mi passano la palla e corrono a smarcarsi per facilitarmi nelle scelte.
Sono quelli che, se fanno canestro, mi permettono di vincere la partita. Sono
quelli che, se faccio canestro io, sono felici quanto me e mi ringraziano con
il sorriso che disegna il mio viso quando segna uno di loro. SONO I MIEI
COMPAGNI! Difficile a questa età pensare che posso (o devo!) passare la palla.
Eppure stiamo cominciando a farlo. Questo è il segreto per rendere facile
questo sport: giocare insieme. Capire che è un gioco di squadra è una delle più
belle sorprese per i ragazzi di questa età. Un passaggio epocale dall’essere
bambino a diventare ragazzo. Questo è quanto cerchiamo di realizzare tutti i
giorni in palestra e, vedere che qualcosa si muove, ci inorgoglisce come
educatori, prima ancora che come allenatori. E poi, scusate, ma 44 punti sono
da fare! E quanti canestri sono stati mancati per pochissimo. Un po’ di fretta,
un po’ troppa frenesia, un po’ troppa energia. Quando ci daremo una regolata,
ci avvicineremo ai 100. Ne sono sicuro.
Un grazie a tutti. Ai ragazzi per la pazienza con la quale
ascoltano “il brontolone”. Ai genitori che a fine partita hanno riempito lo
spogliatoio con sorrisi che lasciavano trapelare l’entusiasmo che questi dodici
puffi sono riusciti a trasmettere. Ma, permettetemi, un ringraziamento
particolare ai genitori di Antonio. Dopo lo scontro contro la parete, tanti
genitori avrebbero raccolto il pargolo tra le braccia, lo avrebbero portato
vicino all’uscita, gli avrebbero fatto seguire il corso della partita stretto
vicino a loro pensando: “Guarda, guarda bene perché questa è l’ultima volta che
veniamo a basket!” Invece hanno saputo ascoltare, hanno capito che Antonio
avrebbe voluto continuare a giocare, lo hanno rassicurato e gli hanno permesso
di finire la “sua” partita tra gli applausi dei tanti genitori presenti. Molti
applausi erano per Antonio. I miei sono per voi. (P.N.)
Compagnia Scoiattoli Neri: Bernardi, Conti, Scandellari, Ramaj,
Frias, Zito, Abbiati, Coccioli, Fronzoni, Bellotti, Collinelli, Nanni. Istruttore Pietro Neri
Caro Pietro, siamo noi che ringraziamo te. Ti assicuriamo che non abbiamo mai visto il nostro Antonio impegnarsi così tanto in uno sport e, ai nostri occhi di genitori, ottenere strepitosi risultati. E' stato Antonio a chiederci di continuare la partita perché, evidentemente, si stava divertendo un sacco. Grazie ancora. I genitori di Antonio.
RispondiElimina