Final Four! Già le parole sono magiche da sole.
Richiamano partite vere, sfide epiche, duelli rusticani. Ma anche grande
rispetto, lealtà e sportività. Sono partite da dentro o fuori. Con tutto il
bello e il brutto della questione.
La prima notizia è che una squadra di Ravenna andrà alle
final four del prossimo weekend in programma ad Ozzano nella categoria Under 13
(nati nel 1999)di pallacanestro. Le seconda notizia è che fra le quattro
squadre più forti dell’Emilia – Romagna c’è la Sezione Basket della Compagnia
dell’Albero, neonata società all’anno zero che dopo pochi mesi di vita vanta
già un palmares a livello giovanile da far impallidire squadre più vecchie e
rinomate. Vittoria con i 2000 al Torneo di Fognano, vittoria con i 2001 al
Torneo di Massalombarda, ma soprattutto, per far capire che le cose si fanno in
un certo modo, riconoscimento speciale al Torneo Mazzetto di Padova con i 2000
e vittoria del premio fair play. Ovvio che quest’ultima perla vale più delle
altre due vittorie messe insieme. Mancavano i 1999. Già, la nostra prima
squadra. Dopo un girone da imbattuti (20 vinte, 0 perse) si qualificano per i
play off ed incrociano l’IBR Rimini, squadra molto forte fisicamente e con
tradizione. Sono de facto gli Angels Santarcangelo. In casa ci facciamo
sorprendere, perdiamo di 2, dopo essere stati sopra anche di 12. Ma l’esperienza
serve a reagire, a fare tesoro degli errori, a migliorare. C’era aria di
impresa, ma sinceramente i più attenti l’avevano iniziata a respirare fin dagli
allenamenti precedenti. I ragazzi sono concentrati, vogliono riprendere in mano
il proprio destino e finire alla grande ad Ozzano. Le facce sono quelle giuste:
attente, concentrate, sportivamente cattive.
Serve vincere di 3 in trasferta. Al Pala Angels, teatro
di tante sfide anche in categorie più elevate.
È caldo, ma ci siamo, puntuali alla palla a due. Un po’
di tensione manda fuori i primi tentativi a canestro, mini – parziale 7-2 per i
padroni di casa. Non ci si scompone, si ha fiducia nei propri mezzi e nel piano
tattico messo in campo da coach Serri, aiutato da Marani e Cinti. L’idea è
quella di pensare prima alla difesa, impedire di giocare agli avversari,
anticipando le linee di passaggio e negando il taglio dal lato debole, cose che
alla andata erano risultate fatali ai ravennati. In attacco fiducia nei
compagni, giocare forte senza palla, ma soprattutto insieme.
Ne viene fuori una partita al cardiopalma, dove non si
contano i rapidi cambiamenti di fronte. Prima sotto, poi sopra, poi di nuovo
sotto, poi ancora un contro break. Non ci stanno le squadre a perdere: si
conoscono e si rispettano. Per la prima volta gli allenatori ravennati non sono
costretti a fare leva sulle motivazioni, gli occhi parlano da soli. Si aggiusta
il piano tecnico (evitare gli anticipi), si cerca una gioco per una rimessa. Andiamo
al riposo sul 29 – 35 per gli ospiti ravennati, ma poi si arriva di nuovo al
pareggio. Dopo 75 minuti (considerando anche i 40 dell’andata) la serie non ha
ancora un padrone. Tutti hanno dato l’anima, ma il referto rosa non ha preso
ancora una direzione. Ma la panchina lunga dei ravennati inizia a farsi
sentire. Aver potuto risparmiare per molti minuti i titolari permette alla
Compagnia di arrivare con le idee molto più in ordine (Angels in 6 a referto,
Compagnia in 10!) ai minuti decisivi. E sarà la mossa decisiva. Al contrario
dell’andata non sprechiamo nulla, anzi grazie ad una bella pressione
recuperiamo i palloni decisivi che ci permettono di inchiodare il tabellone sul
59 – 69. Tutti hanno dato l’anima, tutti festeggiano sotto la curva, tutti
godono di una bella vittoria meritata. Una squadra è nata, gli Under 13 della
Compagnia, squadra che avrà l’onore di andare ad Ozzano a rappresentare una
città, meritatamente. Perché a Ravenna si gioca (bene) anche a basket, mica
solo a volley!
Il Tabellino (IBR Rimini – Compagnia dell’Albero 59 – 69):
Battaglia 4, Salvadori 8, Santi 14, Bruni 2, Foschini,
Martelli 5, Costa 2, Cinti 25, Piazza, Scarpellini 2, Pozzi 2, Mazzini 5.
All. Serri, Vice Marani, Cinti e Rondoni
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