Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



lunedì 25 luglio 2011

Mettiamo i puntini sulle i (parte seconda)…




Ultimamente incontro persone che mi fanno un grande in bocca al lupo per la nuova avventura. E spiegato dei miei scudieri, del nuovo management e della nuova società mi dicono: e adesso?
Oggi parliamo di “e adesso?”.
Questo post potrebbe concludersi anche qui: adesso si parte e si lavora. Ma vale la pena anche spiegare cosa stiamo facendo. Tanto siamo in famiglia e di segreti non ce ne sono.
Per svolgere attività nell’ambito della Federazione Italiana Pallacanestro, che è il nostro obiettivo, e poter partecipare ai Campionati e Tornei federali bisogna compiere alcuni passi burocratici. Innanzitutto costituire la Società e questo è stato fatto: la Compagnia dell’Albero già esiste dal 1994, da qualche giorno è nata formalmente anche la sezione basket, con tanto di cda, segretario e presidente.
Una volta nati si deve chiedere l’affiliazione alla FIP e si fa comunicandole l’intenzione di fare attività giovanile; anche in questo caso la raccomandata per Roma è partita e stiamo aspettando che a giorni arrivi la dovuta risposta positiva.
Parallelamente è partito anche il discorso Centro Minibasket. Perché come ormai sapete l’attività è divisa in due parti. Dai 5 agli 11 si svolge in un Centro, dai 12 in poi in una Società Sportiva.
Stiamo raccogliendo tutta la documentazione necessaria da inviare sempre a Roma e contiamo di chiudere questa partita entro fine settimana.
Detta così sembra facile ma provate a pensare alla mole di telefonate, mail, raccolta di documentazione che ci sono dietro a queste semplici e necessarie operazioni. E ai costi che inevitabilmente devono essere sostenuti. Ma questo non è un problema per chi ha deciso, tanto tempo fa, di dedicarsi solo ed esclusivamente ai giovani: alla Compagnia dell’Albero le risorse finanziarie vanno, fortunatamente, tutte in direzione dei ragazzi, per cui non saranno pochi euro di affiliazione a spaventarci.
Già finora avrete capito come non sia esattamente una estate di vacanza ma ci sono altre tre cose che stiamo seguendo (e quando dico noi intendo io, Livio e lo staff della Compagnia, 2 impiegati e il Direttore).
La prima è la disponibilità delle palestre. Abbiamo fatto tutte le richieste ai competenti uffici comunali e a ore il nuovo Piano dovrebbe essere licenziato. Una volta scoperto quali spazi avremo a disposizione, potremmo così organizzare l’attività dei gruppi ed informarvi fin da subito sugli orari di allenamento.
La seconda è stata trovare una copertura assicurativa ai bimbi del baby basket (3-5 anni) visto che anche la prossima stagione la FIP non prevede di organizzare attività per questa fascia d’età. Abbiamo attivato un canale importante alla UISP, associazione nazionale storica che organizza moltissimi eventi per bimbi così piccoli, e abbiamo risolto il problema con loro: l’attività baby sarà svolta sotto l’ombrello della UISP per poi passare alla FIP quando i bambini avranno l’età minima (5 anni).
Infine l’attività più piacevole, l’organizzazione del materiale che indosseranno i nostri ragazzi e quello che servirà per le nostre lezioni: palloni, canestrini, coni, birilli, ostacoli e tutto quello che servirà. I preventivi sono arrivati, valutati ed aggiustati, l’ordine al fornitore è partito e quindi anche su questo potremo stare tranquilli. Ci saranno delle sorprese per voi nell’abbigliamento, abbiamo cercato di fare delle cose carine, durevoli ma soprattutto funzionali allo sport che andremo a fare.
Come vedete quest’anno niente ferie e niente riposo: si lavora come sempre per arrivare pronti a fine agosto in modo tale da partire senza affanni e con tutti gli adempimenti burocratici ed assicurativi espletati.
Intanto una cosa è certa: la nostra passione e il nostro entusiasmo ci stanno facendo fare questi necessari adempimenti con il sorriso sulle labbra; non oso immaginare quanto saremo motivati nel momento in cui andremo in palestra con i ragazzi. Perché quello è in fondo quello che vogliamo fare: stare con loro a lavorare e se avere questo privilegio significa rinunciare a qualcosa allora ne sarà valsa certamente la pena.
Estate al lavoro per un proficuo inverno in palestra: direi che si può fare, anzi si deve fare. Poteva andarci davvero peggio.

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