Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



lunedì 11 luglio 2011

Da casa Alessandri il mio contributo al dibattito....

Ebbene sì, mi avete beccato!
Ieri ero a pranzo a casa Alessandri (madre di Federico, playmaker del 99) e del suo compagno Giampaolo Tassinari (padre di Ester e Beniamino, altri due con il virus del basket). Al di là dell'ottino aspetto culinario e dei dovuti ringraziamenti (se ci trattate sempre cos' poi torniamo...) la cosa più incredibile del pomeriggio (dove fra gin olandese, sangiovese, grappa, caffè ed ammazzacaffè si è parlato di qualsiasi cosa) è stato il dibattito sul ruolo educativo del basket e del rugby.
Vi sembrerà strano ma io sto con il rugby.
E ora proviamo a spiegare il perchè.
Io credo che per un bambino di 6-12 anni siano due sport che valgano entrambi la pena di provare. E, giusto per tirarmela un po', credo che siano gli unici che valgano la pena a provare a questa età. Troppo statico il volley, troppo diseducativo il calcio, troppo individualisti nuoto, tennis, arti marziali e danze varie. Premessa quindi la grandezza degli sport di squadra, si arriva al ballottaggio fra rugby e basket.
Diciamo subito che è una vittoria, a mio modestissimo parere, per il rugby al fotofinish.
Il basket ha un impatto più immediato sul bambino, è più semplice, ha meno regole e si gioca al chiuso (per alcuni un vantaggio per altri uno svantaggio). Il rugby ti prende dopo, piano piano, man mano che ne comprendi le peculiarità. E' più complesso, si gioca in spazi enormi per un bambino, ma ha una cosa che nessun altro sport ha. Si DEVE passare la palla indietro. E questa semplice regoletta racchiude una valenza educativa unica ed esemplare. Mi devo fidare dei compagni per forza, se vogliamo andare in metà dobbiamo stare uniti,se un mio compagno viene placcato lo devo sostenere, mi passa l'ovale e ricominciamo. Fin da subito è uno sport di squadra. Invece il basket, che amo tantissimo, non ha questo aspetto: anzi, il nostro ruolo di istruttori è proprio quello di fare capire ai bambini che non si gioca 1 contro 5 ma 5 contro 5. Cosa che nel rugby non viene fatta perchè già implicita ne gioco. E' un discorso di lana caprina, ma nell'ipotetico ballottaggio rugby va al 51 e basket al 49.
Nel basket capita che LeBron James si alzi da metà campo tiri e faccia a canestro. Nel rugby uno così a metà campo non riuscirebbe ad andare in meta e non riuscirebbe a giocare da solo.
Fra due ottimi sport di squadra il rugby ha una marcia in più, grazie alla regolina della palla all'indietro.
Comunque grazie mille alla famiglia Alessandri-Tassinari, prometto di imparare le regole del baseball e l'invito per i mondiali di Rugby è sempre valido. Anche per il Tri Nations, se Giampaolo vuole vedere i nostri amati Bokkies!

1 commento: