(da sin verso destra: Pretolani, Barzagli, il pres. Minardi, il mio vice Marani a cui sarà un onore fargli da vice il prossimo anno, Samaritani, Goi, Marinelli, il pensionato Serri, Virgili, capitan Guza, Cantoro, Cinti. Per terra: Cieri, Enrico e Alberto Montanari, Schiavone e la nostra girl Fabbri che poi in pizzeria ha scoperto i vantaggi di essere signorina!)
In attesa che l’Acmar si prenda quello che vuole da anni,
c’è una squadra di Ravenna che ha fatto una impresa altrettanto importante, perché
da outsider ha messo in fila avversari più blasonati, giocando una
pallacanestro istintiva, di orgoglio e di letture, cose che raramente si vedono
su un campo da basket. Specialmente se la categoria di cui parliamo è quella
Esordienti, riservata alle annate 2001-2002.
Un capolavoro tecnico e tattico quello della Compagnia
dell’Albero di coach Serri, che ha vinto meritatamente il titolo regionale, una
cosa che da anni non accadeva alla provincia di Ravenna. Per dare il giusto
metro di ciò che è stato dobbiamo fare un passo indietro.
Ravenna e Ferrara sono le uniche due realtà che devono
guadagnarsi i playoff con un barrage da dentro-fuori. Il sorteggio premia
Ferrara e la Compagnia va ad espugnare il difficile campo della Scuola Basket
Ferrara. Poi la sorte ci vede di nuovo in trasferta, dobbiamo andare a Forlì.
Nel frattempo le altre province sono ancora a secco, tutte già qualificate di
diritto ai turni successivi. Si vince anche Forlì, in casa del Ca’ Ossi e si
arriva così alle Final Four, concentramenti a quattro dove vinci e vai in
finale, perdi giochi la finale che nessuno vuole mai giocare, quella 3-4 posto.
E di nuovo il fato ci mette le zampino: Virtus Bologna. Sono forti, andiamo
sotto anche di 14 ma alla fine il tabellone dice 44-49 per noi. E così
arriviamo a ieri, finalissima a Vigarano Mainarda contro Reggio Emilia, squadra
forte ma meno aggressiva di noi.
Per farla breve: è come vincere Wimbledon partendo dalle
qualificazioni, quelle partite che si giocano prima che arrivino i big nei
campi principali: e sempre in trasferta per giunta.
Ieri la Compagnia non ha fatto la partita della vita, sia
chiaro. Quella perfetta era andata in scena il giorno prima. Il coach chiede
solo di stare attenti e concentrati, si sa che le finali non sono belle: la
tensione, l’ansia e la voglia di fare bene giocano brutti scherzi ai
professionisti, figuriamoci a dei ragazzini di 12 anni.
L’inizio è buono: si parte forte, si segue il piano
tattico fatto di grandissima difesa faccia a faccia ed aiuti, recupero di
palloni a nostro vantaggio e possibilità così da avere più possessi degli
avversari. In attacco giocare solo sulle letture e non a memoria, punire gli
errori degli avversari e cercare di giocare insieme.
I ragazzi sono ligi, sanno che questo li porterà a far
bene, ma il “braccino” (giusto per rimanere in tema di tennis) si fa sentire.
Il punteggio è basso, frutto di percentuali infime. Primo quarto 14-2 Ravenna,
ma si deve rimanere concentrati, gli occhi sono timorosi, è la prima finale, le
emozioni non si riescono a controllare e questo fa commettere degli errori
piuttosto banali. Ma il destino è scritto, si soffre da matti nel terzo quarto
vinto da Reggio meritatamente 9-7, Compagnia è a più 10 ma il vento sembra
girare verso Reggio, che ci crede e gioca tutte le sue carte. E qui viene fuori
una grande squadra, fatta di ragazzi che non mollano mai: come il giorno prima
sono rimasti concentrati anche ieri nel finale non si lasciano sfuggire nulla:
il questo quarto è il punto di forza di questa squadra, dopo il 16-1 di
venerdì, scatta un 16-4 da paura. Avversari annichiliti, l’appuntamento con la
storia non è rinviato: c’è solo gioia, voglia di festeggiare e dedicare la
vittoria al nostro grande mentore Livio Neri (grazie di cuore per l’urlo “Per
Andrea”, era la mia ultima partita e ne sono onorato, ma perdonatemi se in
questo balletto di emozioni non dimentico un amico-fratello davvero sfortunato
e la sua bimba Anna) che sicuramente si sarà divertito a darci una mano da
lassù.
Per vincere il titolo è stata necessaria una superba
prova di squadra, guardare il tabellino per credere: tutti hanno portato un
mattone alla causa, non ci sono solisti, ma solo una grande squadra e una gran
voglia di far bene insieme.
Finisce in gloria, finisce giustamente a Ravenna, finisce
con i complimenti di tutta la Fip Emilia – Romagna per la correttezza e la
sportività dimostrata, ma soprattutto con gli elogi degli avversari.
Prossimi appuntamenti:
martedi e venerdì allenamento al Villaggio 18-19:30
venerdì 21 pomeriggio 3c3 al Jamboree Regionale (dove è
stato convocato il nostro Alessandro Goi): appena ho i dettagli ve li comunico.
(Scene di ordinaria follia: non si vede, ma Cantoro ha in mano un secchio pieno d'acqua: non era ancora finita... Felice di essere arrivato in pizzeria bagnato come un pulcino!)
Come ho detto a tutti: grazie per avermi fatto chiudere
la carriera di istruttore con un titolo che non avevo mai vinto, non perché sia
importante vincere ma perché avete dato tutto per vincere. Vincere non è
importante, dare il massimo sì e voi lo avete fatto, rendendomi felice e orgoglioso
del lavoro fatto. Ora mi getto con entusiasmo nel mio nuovo ruolo di
Responsabile Tecnico, sicuro di far crescere i nostri baldi giovani. Prima però
devo concentrarmi su Folgaria dal 5 al 7 luglio dove avrò la possibilità di imparare
e concludere il mio personale percorso di formazione con la Fip: se verrò
promosso farò parte dello Staff Tecnico, cioè potrò continuare a formare i
futuri istruttori minibasket della regione, come già ho fatto in questi due
anni.
Ora arriva Giovanni Lunghini ad allenare questa squadra,
un preparatore atletico Mattia Zanforlin, e un nuovo Responsabile Stefano
Pretolani. Sono sicuro, come nel caso di Giovanni, di non aver sbagliato persone
nemmeno questa volta.
Di nuovo grazie a tutti! E buon divertimento: ci
attendono nuove importanti sfide, sono certo che ne saremo tutti all’altezza. Insieme,
come sempre. Serva Jugum!
Il Tabellino (Compagnia dell’Albero Ravenna – US Reggio
Emilia 47-27):
Cieri 4, Montanari Alberto 4, Montanari Enrico 4,
Schiavone 4, Cantoro 6, Goi 4, Fabbri, Samaritani 3, Virgili 6, Cinti 2, Guza,
Marinelli 10.
Istruttore Serri, Vice Marani e Barzagli.
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