“Perché non lo fai tu il Responsabile?”, era quello che
mi diceva sempre Livio. Tutte le volte che si parlava di minibasket lui me lo
chiedeva sempre. Io sempre a dire di no. Perché? Sinceramente non c’è un solo perché,
ma tantissimi.
Non ho tempo, non ho voglia, non saprei come farlo, ho la
scuola e la squadre da seguire, tengo famiglia (ultima ma non meno importante!);
ogni scusa era buona per dire di no. Fondamentalmente penso che quello bravo
(Andrea Leonardi) si sia appena dimesso. E francamente penso che sarà difficile
fare bene come lui. Leo è un amico, un appassionato di minibasket, uno che ci crede, che ha dei
valori e non li nasconde mai. Io posso essere solo la brutta copia, ma stavolta
quando tutti pensavano che avrei detto ancora no, ho detto sì.
Sì per Livio, sì per la Compagnia, sì per i nostri
ragazzi, sì per tutti i ragazzi della Provincia, sì per tutti i miei istruttori che potrò seguire con maggiori competenze, dopo essere diventato docente FIP.
Ma prima di dire sì ad Alvaro Casadio (Presidente
Provinciale FIP) avevo bisogno di due semafori verdi non da poco: quello della
mia famiglia e quello della società. La conditio sine qua non è stata solo una:
non togliere tempo alle nostre squadre (famiglia Minardi, che ringrazio), non
togliere tempo alle nostre cose (Valentina, conosciuta come il Pivot!). Ecco
che questo incarico va a togliere spazio ai miei hobby, agli amici, al
fantacalcio e al Liverpool, mie grandi passioni. Vedrò qualche partita in meno
di Gerrad, una birra in meno con gli amici (tanto poi sono a dieta) e una lega
in meno da gestire, forse un libro in meno.
Ma soprattutto quando ho detto sì mi sono tornate in
mente le parole di Livio: “Perché non lo fai tu il Responsabile?”. Ok, ora
provo a farlo, l’investitura ce la avrò mercoledì sera dove dovrò conoscere i
componenti dello staff tecnico regionale, divulgare le linee guida della
prossima stagione e preparare i campionati che partiranno. Intanto qualche
notizia è apparsa sui quotidiani locali e ho ricevuto un sacco di attestati di
stima e di in bocca al lupo. C’è tanto entusiasmo e tanto fermento, mi hanno
fatto in molti i complimenti, ringrazio davvero tutti, dimostrandomi che forse
aveva ragione Livio, dovevo proprio farlo.
Come ho scritto a tutti, c’è bisogno di ognuno di voi: se
vogliamo far crescere questa provincia c’è da lavorare insieme, condividere
obiettivi e provare a raggiungerli. Non possiamo dimenticarci delle bambine
(ecco perché ho coinvolto subito Michela Franchetti), non possiamo dimenticarci
dei bimbi più piccoli (ecco perché Monica Mignardi) e non possiamo dimenticarci
dei centri più piccoli che si fanno in 4 per mantenere alto l’onore del basket
(ecco perché Hassan dovrà darci una mano). Ma chiunque abbia una idea è il
benvenuto. E poi ci sono i campionati che spero vengano giocati con tantissimo
buon senso.
Livio stavolta provo a farlo davvero il Responsabile,
dammi una mano come sempre…
Intanto mi rimbocco le maniche!
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