Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



domenica 29 gennaio 2012

"Livio, guarda che spettacolo!" Stefano Cinti

Uscito dal palazzetto di Sant’Agata mi sono tornate in mente queste parole, sentite in uno dei giorni più brutti della mia vita. Mi rimbalzavano in testa, forti e potenti come macigni e mi sono chiesto se fosse giusto utilizzarle per commentare una cosa bella.
Ho deciso di sì perché non ho altre parole che queste: “Livio, guarda che spettacolo!”.
Il motivo?
Ore 9: i nostri 7 ragazzi della Compagnia si presentano a Sant’Agata per il Join the game, competizione a carattere nazionale organizzata dalla FIP di 3 contro 3. Puntuali e perfetti nelle loro divise bianche, in punta di piedi si sono messi quelle ufficiali (evitando le scene di accaparramento visti da altri ragazzini), sono scesi in campo con il puro e semplice spirito di giocare. E poi dopo ogni vittoria (o sconfitta, anche se immeritata) a stringere la mano agli avversari e agli arbitri. E fra una partita e l’altra facevano gruppo con gli amici del Basket Ravenna, si tifava anche per loro e ci si cercava. Con educazione e rispetto. Fino ad arrivare alla finale primo e secondo posto, ottenuta vincendo in semifinale contro Basket Ravenna A e Cruseri. Mai una polemica, mai un gesto di stizza, mai un pianto. In tre ore non ho mai dovuto richiamare nessuno.
Finale in famiglia fra “I Boscaioli” (Cinti, Santi e Pozzi) e i “I Boscaioli 2 – La vendetta” (Martelli, Costa, Mazzini e Scarpellini), un 3c3 d’allenamento (e martedì magari facciamo la rivincita). Finale trilling, con vittoria dei secondi sui primi con bomba di Martelli allo scadere. Bravi i secondi a crederci, nonostante la partenza storta, e piccioni i primi, incapaci di concretizzare un vantaggio di 6-0 dopo due minuti.
Ora andiamo a Bologna a capire come giocano questo sport da quelle parti. Sarà durissima ma sono certo che servirà per crescere.
Oggi, per la prima volta, vi ho visto un po’ più uomini e meno bambini e per chi vi segue da tanto è una soddisfazione non da poco. Certo, uno spettacolo, per chi queste cose le nota.
Pensiamo non a chi ha vinto, o a chi ha perso (in fondo ha vinto la Compagnia ed era quello che contava), ma continuiamo a crescere insieme, come gruppo e come squadra. Arriveranno tante soddisfazioni (io le so ma ancora non le posso dire!) a patto che ci comportiamo sempre da uomini come oggi.
E Livio credo che si sia divertito tanto a vedervi, così bravi e maturi!

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