Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



sabato 28 giugno 2014

Cartolina di Pietro e Barbara!


(i nostri 9 protagonisti in un momento di relax a Nova Siri)

(L'apertura della Gazzetta di oggi in tutte le edicole di Matera)

(La squadra al completo! Buon ritorno, boscaioli!)

Dopo le prime esperienze in questa manifestazione con i 1999 e 2000 e le ultime coi 2001 e i 2002 anche questo gruppo si è guadagnato la nostra stima e, secondo noi, può camminare da solo.
Camminare: correre è un'altra cosa. Serviranno test più impegnativi e accompagnatori tecnicamente più preparati, ma, per ora, l'esame "autonomia" è stato superato. E con voti alti!
Siamo al venerdì. Alle ore 8.00 la quinta partita e, per pura combinazione, ci ritroviamo a giocare con gli amici di Cerignola. Dopo quattro giorni di incitamenti, consigli e correzioni abbiamo deciso di "lasciarli soli". Ricordate le regole di base e fatti i quintetti, da soli si sono scelti le marcature e hanno iniziato a giocare.
Finalmente ho sentito le loro voci. Si chiamavano, si aiutavano, si incitavano. Forse, fino a ieri, la nostra voce copriva la loro. Magari anche a "sproposito". Oggi hanno fatto da soli. Sono stati bravi e in certi frangenti, bellissimi (con le dovute proporzioni). Il referto rosa è stato nostro 27-22 (forse!!!). Potrebbe bastare. Invece ci fanno più piacere i complimenti del responsabile della sala da pranzo, dei camerieri e delle signore delle pulizie. L'autonomia, la via dell'autonomia passa soprattutto per queste verifiche, ed è il motivo per cui veniamo tutti gli anni. Quando faranno tornei più importanti, l'albergo potrebbe avere una stella in più (difficile) o, magari, potrebbero essere ospitati in famiglia. E se sono autonomi e ben educati avremo già vinto ancor prima di scendere in campo.


Ecco, ci sentiamo di dire che l'esame è stato superato. Questi nove sono senz'altro in grado di farlo!
Domani, partenza alle 6,45 per Matera... E festa fino alle 24!!! Poi il muso del pullman punterà di nuovo verso la Romagna. Tutti felici, sicuramente, con negli occhi e nel cuore un'esperienza che, siamo certi, ricorderanno per sempre.
Pietro e Barbara 

venerdì 27 giugno 2014

Torneo di Matera: finora 2 vinte e 3 perse!



Prosegue con un lusinghiero bilancio di 2 vinte e 3 perse il Torneo Internazionale di Matera per i nostri baldi boscaioli, che stanno facendo una esperienza di gruppo e tecnica molto interessante.
Non è da tutti poter partecipare ad una siffatta kermesse, poter condividere la stessa passione con altre 55 squadre provenienti da ogni angolo del pianeta. Un assaggio di Eurolega per i nostri ragazzi, tutti nati nel 2003-2004 che stanno giocando spesso anche contro squadre anche molto più forti di loro, più avanti tecnicamente e come esperienza. 
Siamo scesi in campo alla prima partita che eravamo dei pulcini bagnati ed ora, che la stanchezza comincia a farsi sentire, cominciamo a raccogliere i frutti. Tutto fieno in cascina per settembre, dove saremo chiamati a giocare sempre in 5 e con i canestri alti. 
Sono personalmente soddisfatto di come questo gruppo eterogeneo sta affrontando questo torneo: molti al primo anno, maschi e femmine insieme in squadra, timidi che tirano fuori le unghie ed altri che invece in campo non mostrano la grinta solita. Non è un problema, abbiamo tutto il tempo del mondo per migliorare e capire come incanalare nel giusto modo le energie in campo. Per ora giocate e divertitevi, poi ci penseremo. Intanto due referti rosa li abbiamo presi, il 56o posto è scongiurato! 
Domani gran finale a Matera, dove i nostri giocheranno due partite prima di poter assistere alla finale in piazza sul campo centrale. Guardatela bene la finale, osservate come giocano quelli più forti, come si cercano e si guardano, perchè è lì che vogliamo arrivare! (A.S.)

mercoledì 25 giugno 2014

Cartolina da Pietro Neri!



Matera, quanto è lunga l’Italia!!!
Che il viaggio fosse lungo lo sapevamo (10 ore di pullman)
Che la seconda giornata fosse pesante, anche (due acquazzoni ci hanno ridotto come pulcini).
Che ne valesse la pena ne siamo sicurissimi!!
Vogliamo parlare di basket? Incontriamo subito la squadra libanese. Sapevamo quanto sono determinati. Ne avevamo parlato, ma l’emozione e la scarsa esperienza ci hanno bloccati. In campo c’è stata una sola squadra che ha affrontato un gruppo di nove ragazzi che hanno fatto un lungo viaggio insieme…. Quasi per caso.
La partita? Esattamente una di quelle che vorresti giocare almeno dopo la seconda, terza, giornata. Fortuna vuole che ci sia la telecamera. Dopo pranzo una “lezione a video”, sicuramente la prima per molti di loro. Forse per tutti. Vedere come è facile perdere di vista l’avversario, avere la conferma che spesso si utilizza una sola mano, capire che chi sta in panchina ha ragione quando chiede di guardare il canestro…
L’immagine che si ferma. Che riparte. Torna indietro e fa rivedere, strappa sorrisi e consensi.
Oggi abbiamo incontrato “Cerignola” (FG), piccoli e solo in sette. Nonostante le raccomandazioni cominciamo a giocare dal nono minuto. I primi otto sono passati permettendo a loro di fare 14 o 16 punti e noi che siamo rimasti costantemente solo nella nostra metà campo. Il solo profumo del loro canestro è rimasto per noi una incognita.
Dal secondo quarto in poi, solo noi.
Facile quanto sorprendente. Spazi occupati, passaggi e un canestro quasi senza palleggio. Alberto che “aiuta”, alza tutte e due le braccia e… si gonfia come l’omino Michelin!
Chiara che corre in contropiede. Alessandro che “zompa” la palla con due mani, finta a destra, parte a sinistra e segna con il tabellone, tutto con la mano sinistra! Splendido veramente. Il tutto, udite udite...  mentre Alberto si è distratto un attimo e ha interrotto la ripresa.
L’ultimo quarto, volutamente, lo trascorro seduto e in assoluto silenzio (quanto mi è difficile!). Applausi per tutti, pubblico zero, ma è caldissimo e … sono le 13!!!!
Ora la telecamera sta scaricando. Poi ci lavoreremo ancora. Finalmente avremo anche cose veramente buone da far vedere.
Vogliamo parlare di cose diverse dal basket?
Avremo tempo, ma sappiate che, chi ha piacere di stare con me, deve accettare e sapere che sono un borbottone.
I ragazzi che girano con me devono essere vecchio stampo, in albergo, nei corridoi, in camera, a tavola. Se esistono coltello e forchetta, devono essere usati e devono andare d’accordo. Se ci mettono a disposizione il tovagliolo ci sarà un motivo! Se il bicchiere è di vetro e trasparente, dovrà esserlo anche a fine pranzo. E si può fare!!! E lo facciamo già! E siamo solo al martedì.
Ne riparleremo.
Saluti da Nova Siri
Pietro Neri


martedì 24 giugno 2014

Vittoria a Matera, anzi a Nova Siri!




E venne il giorno del referto rosa! Un po' in anticipo rispetto alle previsioni della vigilia, ma sempre bello e ben augurante! I nostri boscaioli affrontano nel day 2 la squadra di Cerignola (provincia di Foggia!) in un match tirato e combattuto. Alla fine è vittoria degli All Black di Neri e Barzagli per 37-31.
La cosa straordinaria di questo torneo è che incontri squadre che non vedrai mai più, squadre del sud, squadre dall'estero, squadre tostissime e altre pari a te. Ecco perchè, scherzando, dico sempre che torneranno uomini (e donne). Perchè il bagaglio di esperienza che ti porti a casa è importante e servirà per il prossimo anno.
Lo spirito del torneo lo vedete nelle foto, facce distese, squadre che si fotografano mischiate, divertimento dopo l'agonismo. Dopo una mattinata di fatica oggi piscina e Mar Jonio, un programma da far invidia a chiunque.
Bravi ragazzi, continuiamo a crescere e a vendere cara la pelle! Boscaioli veri in formazione, work in progress, ma è la cosa più bella del lavorare con i più piccoli! E domani San Giovanni Valdarno, comunque vada noi ci siamo! (A.S.)

lunedì 23 giugno 2014

Matera: esordio tosto contro il Libano!



E' partita con una prevedibile sconfitta l'avventura dei nostri boscaioli al Torneo di Matera, ormai tradizionale appuntamento per i nostri colori. Un evento a cui partecipiamo volentieri e con molto entusiasmo, soprattutto e a maggior ragione quest'anno con questo gruppo sperimentale, risicato nei numeri ma solido e maturo per far bene. 
Una squadra, agli ordini di Neri e Barzagli, che oggi, prima della sfilata a Matera, ha dato tutto contro Hoops Beirut, sempre temibile squadra libanese. E' finita con una sconfitta per 50-19 ma i boscaioli hanno davvero fatto bene. Consideriamo che a Matera giocheranno 7 partite in 6 giorni, in pratica in una settimana giocheranno i match che hanno disputato in una stagione. Ecco perchè è stato fondamentale esserci per noi così inesperti (molti sono atleti al primo anno!).
Possiamo solo crescere, quindi divertitevi, ricaricate le batterie, che domani sarà un'altra battaglia: e non temete, cresceremo anche noi! (A.S.) 

sabato 21 giugno 2014

Benvenuto Fabrizio!


Ora che è ufficiale posso scrivere due righe anche io.
Dal primo luglio Fabrizio è dei nostri, ma sapete benissimo che è molto più tempo che è con noi. Lo è da quando abbiamo iniziato questa avventura, ma soprattutto da quando il nostro timoniere ci ha lasciato. Se ricordate bene venne ad allenarci, come solo un amico può fare, per starci vicino in un momento delicato e senza chiedere nulla in cambio. Poi ci ha sempre seguito con discrezione, una telefonata, un sms, sempre pronto, su richiesta, a dare un consiglio.
E’ stato naturale per me chiedergli una mano, perché volevo alzare l’asticella ma non ne avevo le capacità. Nella vita bisogna sempre rendersi conto dei propri limiti e così ho fatto: ho chiesto un consiglio ad un vecchio amico con cui avevo lavorato al Camp per 5 anni.
Ecco perché Fabrizio è con noi: per lavorare, per alzare quella famosa asticella, per farci migliorare e crescere tutti. Non è un santo e non fa miracoli, ma l’impostazione che ha già dato è quella di una persona molto competente, che sa il fatto suo e che non ha paura di superare degli ostacoli.
Ma il suo nome, per quanto importante, non ci basta, non deve bastare. Ora dobbiamo fare tutti il salto di qualità, dagli istruttori agli allenatori, dalle famiglie agli atleti.
Ringrazio la Società per aver fatto una scelta importante soprattutto economicamente, per aver poi fissato alcuni paletti decisivi come il Villaggio, che diverrà nostra nuova casa. In un momento storico in cui molte realtà, anche blasonate, smobilitano oppure chiudono io mi bacio i gomiti al pensiero di far parte di una realtà che investe sui ragazzi cifre importanti e cresce.
Questo è un punto di partenza, non di arrivo: le parole lavoro, miglioramento e crescita devono tornare di moda, ma sul serio, con tutto quello che ne consegue: pazienza (non si sboccia nello spazio di un paio di giorni), costanza e rispetto dei ruoli e delle scelte. Dovrà tornare di moda anche la parola scuola, che abbiamo un po’ abbandonato in questi ultimi mesi. Nessun risultato sportivo dovrà inficiare il rendimento scolastico.
Spiace per alcune scelte dolorose che abbiamo dovuto compiere, ma la mission della Compagnia (trattandosi di formare dei ragazzi e futuri uomini) viene prima dei singoli.
I più attenti hanno potuto ammirare Fabrizio in campo già la scorsa settimana (anche se il contratto non era operativo ha voluto comunque vedere e conoscere i ragazzi, e questo vi fa pensare a lui come ad un professionista nel senso vero della parola: non attaccato al contratto ed al quantum, ma professione intesa come lavoro e perfezione): la nuova stagione è de facto già iniziata! La prima di luglio torneremo in palestra di nuovo e finalmente, libero da impegni scolastici, dovrei esserci pure io.

Ultima cosa: la foto è evocativa di un momento, il camp, che ha significato molto per me. Siamo in tre, io nettamente il più scarso: ma tutti indossiamo oggi la maglia della Compagnia. E questo mi riempie di orgoglio e mi gonfia anche un po’ gli occhi! Serva Jugum, ragazzi e tranquilli: siamo solo al nastro di partenza! (A.S.)   

giovedì 19 giugno 2014

Fabrizio Ambrassa nuovo responsabile tecnico della Compagnia!

Da ravennanotizie.it 



Il campione della Olimpia Milano, Fabrizio Ambrassa, classe '69, approda a Ravenna alla guida tecnica della sezione Basket della Compagnia dell'Albero, la polisportiva ravennate che è attiva da 3 anni nell'ambito del minibasket- settore giovanile di pallacanestro. La società ha voluto coinvolgere il tecnico nel proprio progetto educativo-sportivo che anno dopo anno si arricchisce di nuovi elementi e che sta trovando positivi riscontri sia in città che fuori. Riconoscimento che, al contempo, è arrivato anche sul campo dal punto di vista dei risultati tecnici, con la conquista delle prime posizioni nei campionati delle diverse categorie, con alcune punte di eccellenza tra cui nell'ultimo biennio il titolo regionale di campione U12 e vice campione U13.
Stimato non solo per le evidenti doti tecniche ma anche per le qualità umane e i valori di correttezza e serietà dimostrati in tutta la carriera sia di giocatore che di allenatore, Ambrassa ha scelto di coniugare la propria esperienza e la propria professionalità con il progetto della Compagnia dell'Albero, che oggi vanta oltre 150 iscritti di età compresa tra i 3 ed i 15 anni.
Per lui non c'è bisogno di tante presentazioni: guardia originaria del cuneese, fa il suo esordio nella Tracer degli anni d'oro, quella del Grande Slam e lascia Milano a metà anni Novanta continuando la sua carriera in altrettante importanti piazze della pallacanestro italiana. È infatti a Treviso, a Roma e poi a Bologna, con le V nere, a fianco di Manu Ginobili nel 2000/01 con cui fa incetta di titoli tra campionato, Coppa Italia ed Eurolega.
Nel 2008 comincia la sua carriera come allenatore a Rimini, alla guida delle giovanili con cui raggiunge due finali nazionali in brevissimo tempo ed oggi è anche assistente allenatore della nazionale Under 18, con cui ha conquistato poche settimane fa in Germania il suo primo prestigioso titolo internazionale sulla panchina azzurra.
L'avvento di Fabrizio Ambrassa a Ravenna rappresenta motivo di orgoglio per il movimento della pallacanestro cittadina, tanto più che il tecnico aveva ricevuto molte proposte da tutta Italia ed ha scelto il progetto tecnico-educativo della Compagnia dell'Albero, condividendone obiettivi, possibilità di sviluppo e di crescita. Instaurando da subito una sintonia, poi tramutatasi in una collaborazione professionale con la dirigenza ravennate, Ambrassa può segnare l'avvio di una fase entusiasmante di sviluppo e di crescita per i giovani atleti della Compagnia dell'Albero e del territorio.

mercoledì 4 giugno 2014

Considerazioni di un tifoso speciale!


Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste righe di un babbo attento e competente. Grazie a Roberto per il contributo che ha fornito. Unica cosa: tutti gli allenatori della Compagnia si sono complimentati con i ragazzi della U19 Elite che ha vinto il titolo, personalmente sulla mia bacheca di FB ho messo immagini e complimenti per dei ragazzi che ho allenato e a cui sono legato. Ci si vede venerdì, buona lettura.(A.S.)

Anche quest’anno devo dire, da vero tifoso, mi sono divertito, ma un bel po’.
Cosa dire di non già detto, che sono un gruppo meraviglioso, che ci siamo tolti tante soddisfazioni e che è la fine di un ciclo, ma che non bisogna dimenticare che i cambiamenti non sempre sono da demonizzare. Certo dolorosi, ma inevitabili. Si chiude il ciclo del minibasket e credo dal anno venturo, saremo ufficialmente dei giocatori di basket!!!! Palla grande. In concomitanza con questo passaggio c’è la scelta di Gio di affrontare nuove sfide, personalmente gli auguro di trovare quello che umanamente e cestisticamente sta cercando. In bocca al lupo Gio e quando ci rincontreremo, magari saremo avversari, ma sicuramente amici.
La nostra bacheca di piccoli trofei si è riempita, ma io ne istituirei uno che non è presente in nessun campionato nè di basket nè di altri sport, “il premio non mollare mai”. Un premio che i ragazzi si sono meritati senza ombra di dubbio, sempre sul pezzo senza paura di nessuno. Hanno sempre giocato al 120% dal primo minuto all’ultimo, mai domi, mai sazi. Questa è una qualità che non solo nello sport, ma nella vita ti porta alla completezza che pochi assaporano durante l’arco della loro esistenza. Mi permetto di dire e non me ne vogliano gli altri, che due giocatori hanno impersonato questo spirito più degli altri, i famosi GEMEeeeeeee, li ho applauditi e incitati tante volte e in tutte le gare non ho mai indovinato il loro nome, non me ne vogliate. Ovviamente questo non è un arrivo, ma la solita partenza, verso dove non lo so, ma sicuramente verso un lavoro duro cercando di divertirci il più possibile.
Anche quest’anno il titolo di tifoso/a va alla zia Marta che con il suo tifo da esperta conoscitrice di basket ci ha dato un esempio da seguire. Personalmente non mi pongo nessun problema visto che a breve ci sarà una riunione che mi auguro chiarisca questa ridda di voci che si stanno susseguendo ormai da giorni.
Alla fine metto quello che non mi è piaciuto, ma forse non ho colto quando è stato fatto, è un articolo di complimenti per gli under 19 dell’ Acmar Ravenna. Per quello che può contare queste sono le mie considerazioni di fine anno. Un ringraziamento anche a tutti i genitori con cui abbiamo condiviso questo cammino lungo e faticoso, grazie per la compagnia e l’allegria, in fondo abbiamo fatto spogliatoio anche noi. Stavo dimenticando una cosa importantissima, ritengo che allenarci con i nostri 2000 abbia avuto un’importanza fondamentale per il buon esito dell’annata, quindi grazie a questi ragazzi fantastici.
Buona estate a tutti

Roberto Cantoro.