Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



venerdì 28 giugno 2013

Jamboree di Cesenatico: elogi per 5 ravennati

 
 
Si è svolta a Cesenatico dal 21 al 24 giugno la 19a edizione del Jamboree Minibasket, riservato come da consuetudine agli esordienti maschi e femmine.
Protagonisti quest'anno i nati nel 2001. Si gioca a Cesenatico, appena fuori provincia, e questo per Ravenna si rivelerà un grande vantaggio.
Come comitato di Ravenna inizialmente dovevamo indicare un maschio (la consuetudine dice che ogni anno ti alterni, per cui per i 2000 lo scorso anno andò una bimba, così come il prossimo la scelta sarà per un 2002 femmina) e la scelta è caduta sul nostro Alessandro Goi.
Poi alla vigilia della manifestazione (parliamo del 12-15 giugno) ci sono state delle defezioni che hanno portato il nostro comitato a dover esprimere altri nomi convocabili. La defezione della Sardegna ha portato a Cesenatico anche Montanari Federica del BC Russi, e i nostri Marinelli Elia e Fabbri Chiara. Non è stato facile, in quanto i centri erano tutti in vacanza, molti hanno declinato, altri non hanno risposto. Dulcis in fundo, al 17 giugno mancava un istruttore e quindi è stato chiesto a Monica Mignardi (Cruseri e JBR) di occuparsi di un sestetto femminile.
Sono stati 5 quindi i ravennati, fra atleti ed istruttori, che si sono ritrovati venerdì 21 aprile agli ordini di Maurizio Cremonini (Tecnico Federale) e Roberta Regis (RTT Emilia-Romagna e non solo) per una tre giorni di basket, ma anche di socializzazione e divertimento.
Personalmente ho visto crescere i gruppi: venerdì pomeriggio erano 6 perfetti sconosciuti che provavano a giocare a basket, mentre alla domenica, dopo 2 notti in albergo, eravate perfettamente affiatati.
La presenza poi dello staff Disney ha fatto il resto, con tanto divertimento assicurato. Alla fine premi per tutti e un pizzico di nostalgia: quando ci si diverte il tempo passa in fretta.
Tutti i nostri ragazzi e ragazze, al di là di qualche incomprensione sul campo, si sono comportati bene e dimostrato di essere alla pari con tutti. Una ulteriore soddisfazione per chi li allena e li segue: sempre intensi, aggressivi e tecnicamente in pari, sia i ragazzi che le ragazze.
Hanno giocato e si sono divertiti, non oso immaginare cosa abbiano combinato in albergo, ma credo che inizino a scoprire che maschi e femmine non sono due mondi così distanti... e che vale la pena conoscere! 

mercoledì 26 giugno 2013

Matera 2013: la soddisfazione e l'orgoglio di Pietro Neri




Sin da quando si sono chiuse le porte del pulman, al momento della partenza da Faenza, alle dieci, ero certo che stavamo cominciando un viaggio che sarebbe stato piacevole, entusiasmante e fonte di esperienza, sia per i ragazzi che per noi. Difficile era immaginare che sarebbe stato così piacevole, così entusiasmante e così ricco. Per tutti. Già durante il viaggio di andata ho avuto la conferma che il gruppo era di quelli sani. Tranquilli, ubbidienti sempre ligi al dovere, anche se c'è chi ha fatto quasi tutto il viaggio in piedi. Difficile far capire a chi, forse, usciva di casa "da solo" per la prima volta, che sarebbe stato un viaggio lungo. Alla loro età, e con la loro esperienza, un'ora, tre ore, sette o dieci ore, cosa cambia? L'importante è sempre divertirsi. Ed allora ecco le carte, i film assordanti, i giochi. Le soste previste sono scivolate via come meglio non avrebbero potuto. Quando è stato il momento del pranzo al sacco, in pullman avevamo severamente proibito mangiare o bere qualunque cosa, sono immediatamente e magicamente comparse le patatine, le Pringles, i biscotti, ... E' stato sufficiente un richiamo verbale per farle sostituire da panini caserecci, ma molto più sani.
Siamo arrivati a Nova Siri, come previsto, poco prima delle ventuno, dopo avere "scaricato" Padova a Matera, Bellaria a Riva dei Greci, Cesenatico e Dolo a Policoro, senza perdere nessuno. Subito a tavola. La cucina avrebbe chiuso poco dopo. Primo impatto con "il buffet". Nonostante fosse stato oggetto della chiacchierata di presentazione, quando in pullman eravamo rimasti solo noi, per alcuni dei nostri ragazzi era la prima volta che si trovavano da soli, a poter gestire tanto ben di Dio. La preoccupazione era quella di prevenire qualunque tipo di "intoppo" qualora qualcuno avesse esagerato nell'abbuffata, e di dimostrare educazione nel prepararsi la quantità della porzione e, soprattutto, nel lasciare i piatti "puliti" per evitare sprechi. Nonostante si fosse spiegato la possibilità di bis ed eventualmente anche di tris, come era facile prevedere, sono comparsi piatti stracolmi con fin anche più di venti crocchette. "Ehm, mi piacciono tanto!" "Sono il mio piatto preferito!" Fino al più sincero: "Stavano per finire." E' stata la prima cena, il primo approccio, ma è stato chiaro, fin da subito, che oltre il lato tecnico delle partite, ci sarebbe stato da lavorare molto anche a tavola. C'era da aspettarselo. Ed ero pronto. Dopo cena subito in camera perchè, all'indomani, si sarebbe giocato alle otto. La composizione delle stanze era stata preparata con cura e condivisa tra Andrea Marani e il sottoscritto, tenendo conto dell'età, del carattere e della maturità dei singoli.
Solo il giorno dopo, finita la partita contro Rieti, abbiamo avuto modo di scoprire dove ci trovavamo: un posto bellissimo. Incantevole. Un villaggio vacanze, I Giardini D'Oriente, con tanto verde, una piscina bellissima, campi da tennis, animazione. Un quattro stelle, tutte meritate. Un posto così merita un comportamento all'altezza e i nostri ragazzi sono stati all'altezza. Massimo rispetto per la struttura e per gli altri ospiti. Tanti ospiti. Comportamento educato SEMPRE ! Massimo silenzio nei corridoi dove qualcuno poteva riposare, in camera tono di voce adeguato,  in sala da pranzo, in piscina e nelle "parti comuni" educazione e cortesia.
Tecnicamente sapevo di avere a disposizione un gruppo discreto che comunque poco avrebbe avuto a che competere con quelle che vengono definite "corazzate" anche perchè sono spesso l'espressione di una selezione di più società. Noi siamo La Compagnia Dell'Albero di Ravenna. Per tutti o quasi tutti eravamo solo Ravenna, ma sia i ragazzi che noi ci tenevamo a sottolineare sempre "La Compagnia". Prendendo in prestito qualche ragazzo che so, da Ravenna o da Lugo, da Russi o da Fusignano, avremmo potuto ...
La nostra "mission" è diversa. La "mission" della nostra società è diversa. Prima di tutto la crescita educativa dei nostri ragazzi. Come chiaramente detto a loro nella chiacchierata fatta prima di scendere dal torpedone (esiste ancora questo vocabolo?), la parte tecnica è stata curata per mesi, in palestra ed ormai, per quest'anno, inutile raccomandare di "mettere i piedi a canestro", "usare la mano sinistra", "piegare le gambe". Ma la forchetta e il coltello, il bicchiere ed il tovagliolo, dovevamo ancora affrontarli.
Quanto ci siamo divertiti. E quante soddisfazioni! So di essere, per queste cose, un vero "rompi scatole", ma vedere, negli altri tavoli, ragazzi "piantare" la forchetta verticale e a tutto pugno su di una povera fettina o "lordare" il bicchiere perché prima di bere ci si dimentica di tamponare le labbra con il tovagliolo, mi fa rizzare i capelli. I ragazzi che si siedono a tavola con me devono sapere che l'educazione si vede dalle piccole cose. Le patatine fritte si mangiano con la forchetta. In bocca ci vanno solo la forchetta o il cucchiaio. Il coltello serve solo per tagliare e, se tenuto correttamente, è una cosa piacevole e priva di fatica. La forchetta è dotata di curve (vogliamo definirle ergonomiche?) che fanno sì che vada usata quasi orizzontale al piatto. Il bicchiere va riempito solo poco più della metà e mai vuotato interamente. Tutte cose pretese poco alla volta, ma spiegate, da subito. Un ragazzo mi ha detto: "Sai che sono cose interessanti!" E' stata una delle prime soddisfazioni della spedizione.
Anche in piscina: la doccia prima di entrare, la cuffia obbligatoria, l'uso delle ciabatte, il divieto di correre come quello di fare tuffi, fin quando non ho personalmente chiesto l'autorizzazione, visto che eravamo rimasti in acqua quasi solo noi. Il bagnino ha fischiato tanto e spesso, ma credo, quasi mai, per il fare di un nostro ragazzo.
Credetemi, sentire chiedere qualunque cosa per favore e ringraziare per qualunque cortesia, è per me una soddisfazione molto, ma MOLTO più gratificante di un canestro bellissimo. Vedere i nostri ragazzi pulire il campo, dopo ogni partita, di tutte le bottiglie e carte, lasciate da noi, ma anche dai ragazzi dell'altra squadra, e vederlo fare con piacere è uno spettacolo impagabile. Pochi in quei momenti si accorgono degli sguardi dei genitori e dei tecnici delle altre squadre che valgono più di qualunque trofeo. Dalla volta successiva ti accorgi che anche le altre squadre provano a comportarsi nella stessa maniera. E' la conferma che stai lavorando nella direzione giusta. E' la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la nostra è proprio una "bella Compagnia". Negli ultimi giorni, anche le altre squadre aspettavano di aver finito tutti di mangiare, prima di alzarsi da tavola. A noi è costato veramente poco.
Tutte queste cose, sommate alla simpatia, al fatto di essere sorridenti e disponibili quando si ha vinto come quando si ha perso, fanno sì che si parli di noi e che, nel giro di pochissimi giorni, abbiamo già avuto l'invito per un Torneo a Brindisi per luglio, uno a Rieti a settembre e, sempre a Rieti, il famoso Torneo della Befana. Tecnicamente tanti valgono più di noi, ma io mi tengo volentieri e mi godo i miei ragazzi. Nell'albergo che ci ha ospitati a Matera, nella giornata di sabato, si meravigliavano che tredici ragazzi fossero divisi in due camere, che facessero la doccia e che dalla hall non si sentisse nulla. Prima di lasciare le camere ho proposto di lasciare il numero del mio cellulare qualora avessimo potuto fare qualche danno: non lo hanno voluto! Quanta felicità pensate mi abbia dato una cosa del genere?
Vi abbiamo proposto la partecipazione a questo Torneo, che è probabilmente il più importante d'Europa, ci avete affidato i vostri ragazzi e ve li abbiamo restituiti sperando di averli arricchiti di qualcosa. Qualunque cosa. Che sia tecnica, educativa, emozionale. Guardateli, giorno dopo giorno, forse potrà essere una cosa piccolissima, quasi impercettibile, ma sono sicuro che da Matera hanno portato a casa qualcosa. A voi il piacere di scoprirla.
Sono i vostri ragazzi. Coccolateli. Hanno tutti bisogno di coccole. In maniera più o meno evidente, ognuno di loro ha avuto un piccolo momento di crisi. Come sono sicuro che lo avete avuto anche voi, a casa. Ma sono splendidi, meritateveli.
Un paio di episodi che mi hanno veramente fatto scendere qualche lacrima. La sera del martedì è stata organizzata la cena degli allenatori a Riva Dei Greci. Ho avvisato i ragazzi che sarei andato a tavola con loro, ma che avrei cenato più tardi e in altro luogo. Tutti, con sorprendente premura, mi chiedevano ripetutamente quando sarei andato a cena e se ero sicuro che avrei cenato. Sono partito con i colleghi di Rieti alle undici, quando erano già tutti a letto. Siamo rientrati alle tre e, quando ho inserito la chiave nella serratura, con la mia fantasia inesauribile, mi sono detto: "Vuoi vedere che succede come a casa o come nei film? Ora me li trovo tutti seduti sul letto che ticchettano l'indice sul polso dicendo: "E' questa l'ora di rientrare?". Nulla di tutto questo, dormivano profondamente. Ma alle sei di mattina, quando Francesco si è girato e mi ha visto, ha tirato un gran sospiro e sottovoce mi ha chiesto: "Come è andata la cena?" !!!!! Proprio come a casa.
La sera in cui abbiamo dovuto preparare le valige, Alessandro, che non era stato bene, era con la mamma e non ha dormito con noi. Mi sono sdraiato a letto e ho lasciato che i ragazzi preparassero le loro cose, prendendole anche dallo stendibiancheria in terrazza. Sentivo chiaramente, anche se parlavano sottovoce per non disturbarmi, convinti che stessi dormendo, che ritiravano anche le cose di Ale e che gliele stavano mettendo sul letto, per facilitargli il lavoro, la mattina dopo. Mia intenzione era, una volta che si fossero addormentati, di piegare le cose di Ale perché mi sembrava una cosa carina. Quando tutti e tre si sono addormentati mi sono alzato e solo allora mi sono accorto che gli avevano fatto interamente sia la valigia che il borsone con le divise, qualora si fosse sentito in grado di giocare! Gioia, commozione e perché no, grande soddisfazione! Cosa poter dire, di più, per far capire quanto si cresce stando insieme a ragazzi così. Sono fantastici!
Grazie a tutti.
Pietro (il rompiscatole)

lunedì 24 giugno 2013

Matera: chiusura in crescendo!

 
 
Quando arrivi così sfinito alla fine di 7 partite in 6 giorni, vuol dire che le hai spese tutte.
E questo che hanno imparato i 13 boscaioli tornati da Matera con un bel bottino di 4 vittorie (+1 ed ormai sapete il perché) e 3 sconfitte (-1).
Un gruppo che in 6 giorni ha giocato più partite del proprio girone d’andata, alcune fuori portata altre meno, ma che ha saputo sfruttare l’occasione per crescere e fare un primo salto di qualità.
Ora saranno giorni di meritato riposo ed è giusto così, perché, quanto meno, abbiamo dato tutto ed ora bisogna recuperare.
Nel quinto giorno i nostri sono impegnati contro Brindisi, squadra da sempre ostica, forte fisicamente e tecnicamente all’altezza. Sono aggressivi ed anche questo gruppo non si smentisce. Per giunta anziché giocare di squadra i boscaioli iniziano a giocare 1c5 pensando di poter salvare la pelle da soli. Finisce 58-13 per Brindisi, meritatamente, ma con la sensazione che si sarebbe potuto fare di più.
Se c’è una cosa che questo gruppo ha imparato è reagire. Siamo al gran finale si lascia Nova Siri e si arriva a Matera, la città dei sassi.
Affrontiamo Acquaviva ed un massacro 44-3 per noi, in scioltezza. Si vuole finire il torneo alla grande ed arriva una vittoria (ancora!!!) contro Gravina altra squadra del sud. E qui si vedono miglioramenti nel gioco: non è mai facile chiudere questo torneo in salita, chiedere ai 99 e ai 00, ma lasciare con due vittorie in un giorno non è da tutti, finisce 58-12, giocando a detta dei coach la miglior partita del Torneo.
Ora meritato riposo, ci ritroveremo in palestra il 26 agosto, perché c’è da preparare il Torneo del 6-7-8 settembre a Brisighella/Fognano, competizione a cui teniamo tanto, perché vinta dai 2000 e c’è da difendere il terzo posto dei 2001 dello scorso anno. Dovremo imparare a giocare di più insieme ed in velocità, armarci della mano sinistra e a non aver paura di nessuno. La strada è iniziata a Matera, ora non ci resta che percorrerla. Matera è una esperienza unica che rimane nel cuore per sempre: fieri di aver partecipato anche quest’anno: in attesa che possano scendere i 2003 godiamoci queste 4 vittorie e questo embrione di crescita.
Grazie a tutti, buon riposo e buona estate!

giovedì 20 giugno 2013

Torneo di Matera: in crescita i nostri 2002 (2+1 vinte, 2-1 perse!) La soluzione dell'espressione è nel testo!




Erano partiti in 13 e più che una squadra sembravano una banda durante una gita fuori porta. L’intento era proprio quello di creare una squadra, vera, unita e compatta.
Al Torneo di Matera si va per questo: conoscersi, sopportarsi e divertirsi. Capire come sono i compagni fuori dal campo, vedere come si reagisce alle avversità, capire come contenere l’euforia. Per questo ogni anno organizziamo questa discesa nel profondo sud e non ringrazierò mai abbastanza le famiglie che ci seguono in questo. Partono pulcini bagnati e tornano squadra, partono che si chiamano per cognome e tornano che sono tutti amici. E’ la magia che accade puntuale ogni anno, momenti che poi ti porti dietro per sempre: per esempio i 99 proprio in questi giorni su Facebook stanno ricordando quante ne presero dai lituani. Momenti difficili che ti aiutano a crescere alla svelta, con i genitori a centinaia di kilometri di distanza. Ho partecipato due volte al Torneo e purtroppo da due anni non riesco a scendere per via dei miei impegni scolastici. Lunedì, per esempio, mentre voi sfilavate a Matera al grido "Ravenna, Ravenna", io ero in una classe bollente a distribuire schede di valutazione.
I condottieri sono Pietro Neri e Andrea Marani, il passato, il presente ed il futuro di questo gruppo. Una coppia ormai storica, affiatata, tecnicamente eterogenea, ma molto funzionale e sinergica.
Inseriti nel gruppo con Rieti, Libano e Lecce i boscaioli hanno faticato all’inizio, calati in un contesto molto più competitivo rispetto a quello a cui erano abituati.
Inizio choc contro Rieti (ormai fra le prime 8): punteggio 67-8. Per loro. Molto forti loro, ma anche un po’ troppo arrendevoli noi. Così non va, non c’è nemmeno il tempo di riposarsi che arriva Libano. Hoops Libano è una squadra storica che partecipa ogni anno, è molto forte, ma sono solo in 9. E’ 20-0 a tavolino per noi. Il regolamento è chiaro, un conto è giocare in 9 lasciando fuori i più deboli un altro in 12 ruotando tutti: infatti e questo è lo spirito per regolamento bisogna essere almeno in 10, il minibasket è per tutti non solo per 9 eletti.
Anche se il risultato del campo vede premiati giustamente i libanesi per 34-15, mi si racconta di una reazione d’orgoglio, di momenti alla pari. Il germe è piantato, l’obiettivo è raggiunto: si ragiona e si gioca insieme.
Reazione che colpisce il malcapitato New Team Lecce:  47-2 per noi stavolta e prima gioia vera.
Ma al quarto giorno, oggi, arriva la notizia più bella. Incontri Laterza, da Taranto, classica squadra del sud, tosta e aggressiva. Viene fuori una partita tirata, punto a punto: una di quelle partite che fino alla partenza avresti perso. Perché se sei squadra vinci, giochi insieme e ti aiuti con i compagni, ma se sei ancora una banda giochi 1c5 e perdi. E viene fuori la Squadra, con la s maiuscola. Finisce in gloria per i boscaioli 32-29, risultato impensabile solo qualche mese fa.
Matera sta facendo il miracolo, il prossimo anno metteremo anche qualche riferimento tecnico in più: un gruppo che deve crederci sempre e non mollare mai, a partire da domani contro Brindisi (madonna, quante litigate con il loro coach!). Una volta capito questo non ci ferma più nessuno!
Forza ragazzi, tutta Ravenna vi guarda!

mercoledì 19 giugno 2013

Trofeo Topolino Jamboree 21-23 giugno Cesenatico: non puoi mancare!

 
 
Il preavviso è stato davvero poco, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.
Dal 21 al 23 giugno a Cesenatico, piazza Costa si svolgerà il Jamboree Nazionale con i migliori 2001 d'Italia che si sfideranno in tante sfide mozzafiato. 3 atleti della Compagnia in campo: Alessandro Goi per l'Emilia - Romagna e Chiara Fabbri e Elia Marinelli per la Sardegna. Infatti questa ultima regione non si è presentata e si sono aperte delle opportunità anche per altri nostri atleti. La cosa buffa è che Chiara ed Elia saranno allenati da Monica Mignardi (Cruseri e JBR) nostra amica di vecchia data che ha sostiuito il sottoscritto, designato dalla Fip, ma purtropo già impegnato per il week end! Vi immaginate, dopo avergli rotto le scatole per tutto l'anno si trovavano ancora me in panchina ed in albergo? Fortunati che avevo già degli impegni per sabato...
 
Detto dei nostri giovani amici una raccomandazione per tutti dai nati del 2001 a quelli del 2010; se venerdì pomeriggio, sabato e domenica passate da Cesenatico o siete al mare in quella località fate un salto in Piazza Costa: la Walt Disney e gli istruttori della Fip vi aspettano per farvi giocare e per regalarvi un sacco di gadget. Vi garantisco, parola di Responsabile Provinciale Minibasket, che non rimarrete delusi. Io ci sarò venerdì fino a sera, non mancate di venire a darmi un 5! E se siete del 2000 e del 1999 passate lo stesso che un modo per farvi fare due tiri lo si trova lo stesso!

Il programma del Jamboree Nazionale 2013 – XIX Trofeo Topolino

Venerdì 21 giugno
P.zza A. Costa, Cesenatico

Ore 16
Torneo Nazionale 3v3 Sprint
Festa Provinciale Scoiattoli

Ore 21
Apertura ufficiale con sfilata delle squadre e saluto delle Istituzioni

Sabato 22 giugno

Ore 9.30
Torneo Nazionale 3v3 Sprint

Ore 10
Festa Easybasket

Ore 16
Torneo Nazionale 3v3 Sprint
Torneo Interregionale Esordienti

Ore 20
Torneo Interregionale Esordienti – Finali

Domenica 23 giugno

Ore 9.30
Torneo Nazionale 3v3 Sprint

Ore 10
Festa Interregionale Femminile

Ore 16
Torneo Nazionale 3v3 Sprint
Torneo Regionale Aquilotti

Ore 18
Cerimonia di premiazione

mercoledì 12 giugno 2013

In Compagnia di Livio!

(Elena ed Anna!)

E' questo il nome che ci siamo dati: "In Compagnia di Livio!", con tanto di punto esclamativo. E' il nome della squadra che parteciperà al #livionerisplayground, cioè il mitico torneo 3c3 organizzato dagli amici di Livio per ricordarlo e tenere viva, se ce ne fosse bisogno, la sua memoria e i suoi valori.
La squadra è formata da noi allenatori che con Livio abbiamo avuto la fortuna di condividere la nascita della Compagnia dell'Albero sezione basket: in più ci siamo fatti accompagnare da un "americano" d'eccezione, Roberto Cantoro, padre d'arte di Federico, fresco campione regionale.
Io, Andrea Marani, Gabriele Facibeni e Stefano Pretolani andremo fieri e contenti a Cesena, giocheremo a basket per Livio e le sue donne (vedete quanto sono belle?) per ricordarlo, per farci qualche risata con gli amici del garage, per instaurare nuove amicizie e nuovi legami.
Il nome della squadra è venuto da sè, perchè in ogni cosa che facciamo Livio ci accompagna. Lo sentiamo sempre molto presente, gli dedichiamo qualche vittoria, ma quello che non dovremo mai fare sarà dimenticare il suo coraggio ed i suoi valori morali ed educativi.
Sabato 15 e domenica 16 quindi tutti a Cesena, ci sarà da divertirsi, perchè noi entreremo in campo senza velleità di vittoria ma ci saranno terzetti competitivi. A noi il ricordo ed il lato morale, a loro lo spettacolo, e sarà tantissimo.
Per Livio!

(E non ditemi che in quella bimba non c'è lo sguardo del coach! Ha la stessa faccia di quando suo padre osservava un ragazzo e lo stava per cambiare per spiegargli cosa fare!)

domenica 9 giugno 2013

Campioni!!!

(da sin verso destra: Pretolani, Barzagli, il pres. Minardi, il mio vice Marani a cui sarà un onore fargli da vice il prossimo anno, Samaritani, Goi, Marinelli, il pensionato Serri, Virgili, capitan Guza, Cantoro, Cinti. Per terra: Cieri, Enrico e Alberto Montanari, Schiavone e la nostra girl Fabbri che poi in pizzeria ha scoperto i vantaggi di essere signorina!)
 

In attesa che l’Acmar si prenda quello che vuole da anni, c’è una squadra di Ravenna che ha fatto una impresa altrettanto importante, perché da outsider ha messo in fila avversari più blasonati, giocando una pallacanestro istintiva, di orgoglio e di letture, cose che raramente si vedono su un campo da basket. Specialmente se la categoria di cui parliamo è quella Esordienti, riservata alle annate 2001-2002.
Un capolavoro tecnico e tattico quello della Compagnia dell’Albero di coach Serri, che ha vinto meritatamente il titolo regionale, una cosa che da anni non accadeva alla provincia di Ravenna. Per dare il giusto metro di ciò che è stato dobbiamo fare un passo indietro.
Ravenna e Ferrara sono le uniche due realtà che devono guadagnarsi i playoff con un barrage da dentro-fuori. Il sorteggio premia Ferrara e la Compagnia va ad espugnare il difficile campo della Scuola Basket Ferrara. Poi la sorte ci vede di nuovo in trasferta, dobbiamo andare a Forlì. Nel frattempo le altre province sono ancora a secco, tutte già qualificate di diritto ai turni successivi. Si vince anche Forlì, in casa del Ca’ Ossi e si arriva così alle Final Four, concentramenti a quattro dove vinci e vai in finale, perdi giochi la finale che nessuno vuole mai giocare, quella 3-4 posto. E di nuovo il fato ci mette le zampino: Virtus Bologna. Sono forti, andiamo sotto anche di 14 ma alla fine il tabellone dice 44-49 per noi. E così arriviamo a ieri, finalissima a Vigarano Mainarda contro Reggio Emilia, squadra forte ma meno aggressiva di noi.
Per farla breve: è come vincere Wimbledon partendo dalle qualificazioni, quelle partite che si giocano prima che arrivino i big nei campi principali: e sempre in trasferta per giunta.
Ieri la Compagnia non ha fatto la partita della vita, sia chiaro. Quella perfetta era andata in scena il giorno prima. Il coach chiede solo di stare attenti e concentrati, si sa che le finali non sono belle: la tensione, l’ansia e la voglia di fare bene giocano brutti scherzi ai professionisti, figuriamoci a dei ragazzini di 12 anni.
L’inizio è buono: si parte forte, si segue il piano tattico fatto di grandissima difesa faccia a faccia ed aiuti, recupero di palloni a nostro vantaggio e possibilità così da avere più possessi degli avversari. In attacco giocare solo sulle letture e non a memoria, punire gli errori degli avversari e cercare di giocare insieme.
I ragazzi sono ligi, sanno che questo li porterà a far bene, ma il “braccino” (giusto per rimanere in tema di tennis) si fa sentire. Il punteggio è basso, frutto di percentuali infime. Primo quarto 14-2 Ravenna, ma si deve rimanere concentrati, gli occhi sono timorosi, è la prima finale, le emozioni non si riescono a controllare e questo fa commettere degli errori piuttosto banali. Ma il destino è scritto, si soffre da matti nel terzo quarto vinto da Reggio meritatamente 9-7, Compagnia è a più 10 ma il vento sembra girare verso Reggio, che ci crede e gioca tutte le sue carte. E qui viene fuori una grande squadra, fatta di ragazzi che non mollano mai: come il giorno prima sono rimasti concentrati anche ieri nel finale non si lasciano sfuggire nulla: il questo quarto è il punto di forza di questa squadra, dopo il 16-1 di venerdì, scatta un 16-4 da paura. Avversari annichiliti, l’appuntamento con la storia non è rinviato: c’è solo gioia, voglia di festeggiare e dedicare la vittoria al nostro grande mentore Livio Neri (grazie di cuore per l’urlo “Per Andrea”, era la mia ultima partita e ne sono onorato, ma perdonatemi se in questo balletto di emozioni non dimentico un amico-fratello davvero sfortunato e la sua bimba Anna) che sicuramente si sarà divertito a darci una mano da lassù.
Per vincere il titolo è stata necessaria una superba prova di squadra, guardare il tabellino per credere: tutti hanno portato un mattone alla causa, non ci sono solisti, ma solo una grande squadra e una gran voglia di far bene insieme.
Finisce in gloria, finisce giustamente a Ravenna, finisce con i complimenti di tutta la Fip Emilia – Romagna per la correttezza e la sportività dimostrata, ma soprattutto con gli elogi degli avversari.
Prossimi appuntamenti:
martedi e venerdì allenamento al Villaggio 18-19:30
venerdì 21 pomeriggio 3c3 al Jamboree Regionale (dove è stato convocato il nostro Alessandro Goi): appena ho i dettagli ve li comunico.
 
 
(Scene di ordinaria follia: non si vede, ma Cantoro ha in mano un secchio pieno d'acqua: non era ancora finita... Felice di essere arrivato in pizzeria bagnato come un pulcino!)
 
Come ho detto a tutti: grazie per avermi fatto chiudere la carriera di istruttore con un titolo che non avevo mai vinto, non perché sia importante vincere ma perché avete dato tutto per vincere. Vincere non è importante, dare il massimo sì e voi lo avete fatto, rendendomi felice e orgoglioso del lavoro fatto. Ora mi getto con entusiasmo nel mio nuovo ruolo di Responsabile Tecnico, sicuro di far crescere i nostri baldi giovani. Prima però devo concentrarmi su Folgaria dal 5 al 7 luglio dove avrò la possibilità di imparare e concludere il mio personale percorso di formazione con la Fip: se verrò promosso farò parte dello Staff Tecnico, cioè potrò continuare a formare i futuri istruttori minibasket della regione, come già ho fatto in questi due anni.
Ora arriva Giovanni Lunghini ad allenare questa squadra, un preparatore atletico Mattia Zanforlin, e un nuovo Responsabile Stefano Pretolani. Sono sicuro, come nel caso di Giovanni, di non aver sbagliato persone nemmeno questa volta.
Di nuovo grazie a tutti! E buon divertimento: ci attendono nuove importanti sfide, sono certo che ne saremo tutti all’altezza. Insieme, come sempre. Serva Jugum!
 
Il Tabellino (Compagnia dell’Albero Ravenna – US Reggio Emilia 47-27):
Cieri 4, Montanari Alberto 4, Montanari Enrico 4, Schiavone 4, Cantoro 6, Goi 4, Fabbri, Samaritani 3, Virgili 6, Cinti 2, Guza, Marinelli 10.
Istruttore Serri, Vice Marani e Barzagli.

venerdì 7 giugno 2013

Virtus Bologna – Compagnia dell’Albero 44-49: ogni 5000 anni Davide batte Golia!

 


 
E’ finale! Finale!
Domani alle ore 18 a Vigarano Mainarda (Via Pasolini 2) giocheremo la finale primo – secondo posto del Torneo Esordienti Regionale, contra la vincente fra Reggio Emilia e Vico Parma.
Una finale guadagnata battendo a Gallo di Ferrara (cittadina che d’ora in poi sarà sede delle mie ferie estive!) la Virtus Bologna. Certo è il Trofeo Esordienti, sono tutti 2001-2002, ma la mistica della Vu nera rimane immutata nel tempo, e ve lo dice uno che quella maglia l’ha indossata.
Partita bellissima, tiratissima, equilibrata, con tanti cambiamenti di leadership, ma che alla fine ci ha visto prevalere meritatamente. Fra la squadra con i singoli più forti e quella con l’organizzazione di gioco migliore, ha vinto la seconda cioè noi. Un orgasmo senza fine, una gioia infinita, una soddisfazione unica per questi ragazzi meravigliosi che non ne vogliono sapere di andare in vacanza.
C’è tensione nell’aria, la sfida è di quelle che contano ma l’inizio è strepitoso: Marinelli mette in ritmo se stesso e compagni in attacco ed in difesa teniamo nonostante subiamo una infinità di contropiedi. Stiamo sopra per 7 minuti ma due palle perse ci condannano al meno 1 (16-15). Secondo quintetto che resta in partita, nonostante i loro lunghi ci facciano soffrire non poco con i secondi tiri. E’ tornato Schiavone dal letargo e Goi tampona ma è ancora troppo poco per pensare all’impresa. Si va all’intervallo sul 28-26 Virtus.
Bologna cambia quintetti mentre noi proseguiamo con il nostro piano tattico, ma soffriamo da matti la loro velocità, ci pressano, ci rubano palloni e vanno avanti meritamente di 14. Chiamo time out, ne parliamo, cambi a ripetizione nella speranza di trovare un quintetto che possa limitare i danni, Virgili fa 4 punti che ci permettono di chiudere a meno 10 (43-33). Mi giro verso Marani e dico: “C’hanno fatto un mazzo così ma siamo ancora vivi!”. In effetti vista la qualità in campo è un miracolo esserci ancora. E ci siamo. Sul meno 14, contro la Virtus, al 6 di giugno chi non avrebbe mollato? In molti ma non noi: torniamo in campo e piano piano rosicchiamo qualche punto: i due tenori bolognesi steccano e noi recuperiamo palloni. Ci portiamo per ben due volte a meno 1, ma non riusciamo nel sorpasso. Poi Schiavone si ricorda di essere un giocatore, Samaritani fa la partita della vita e Goi e Cantoro prendono due rimbalzi decisivi. Ci siamo, la lunetta ci premia, tutto fila liscio gli Dei del Basket (e mi piace pensare anche Livione) si ricordano di noi. Finisce 44-49 ed il parziale del quarto quarto dice 1(Uno!)-16!
Poi è solo delirio, una squadra di Ravenna arriva in finale nel Regionale, la mia squadra, la Compagnia dell’Albero. Davide ogni tanto batte Golia, ed è bellissimo e meritato.
Ora tutti a letto, recuperare energie mentali e fisiche. Domani è un altro giorno, oggi godiamo, ma domani dobbiamo essere carichi.
Ci proviamo, tranquilli, questi ragazzi hanno un cuore grande e non mollano mai, non si danno mai per vinti.
Domani è davvero l’ultima partita, ma è la più bella,:la finale primo-secondo!
Serva Jugum e Forza Compagnia!
 
Il Tabellino (Virtus Bologna – Compagnia dell’Albero Ravenna 44-49):
Cieri, Montanari Alberto 4, Montanari Enrico 5, Schiavone 8, Cantoro, Fabbri, Goi 8, Samaritani 6, Virgili 5, Cinti 2, Guza, Marinelli 11.
Istruttore Serri, Vice Marani, Barzagli, Dirigente Responsabile Pretolani.

giovedì 6 giugno 2013

Dopo Cirilli, tocca a Goi dare lustro alla Compagnia!

 
Alessandro Goi, nostro atleta del 2001, è stato convocato dalla FIP Emilia-Romagna per disputare il Jamboree Nazionale Minibasket in programma a Cesenatico dal 21 al 24 giugno. Per Alessandro la possibilità di confrontarsi con i migliori pari età di Italia in una tre giorni che difficilmente scorderà. Fra l'altro in quella occasione saremo protagonisti anche come Compagnia in quanto parteciperemo come squadra 2001 all'evento nelle forme e nei tempi che la FIP ci comunicherà in seguito.
Dopo Alessandro Cirilli (evidentemente un nome che porta fortuna) nei 15 in lizza per il Bulgheroni (altra prestigiosa competizione nazionale FIP) un altro importante riconoscimento al nostro lavoro quotidiano in palestra che voglio condividere con chi li allena, in primis Marani e Giovanni, con la società che ci supporta tutti i giorni, ma sopratutto con le famiglie.
Il consiglio è sempre lo stesso, divertitevi e fate tesoro di queste esperienze, perché alcuni treni passano solo una volta nella vita.
Bravi e complimenti sinceri!

sabato 1 giugno 2013

Esordienti 2001: Final Four!!!!

(dopo la gloria la buona pizza dei giusti!)
 
 
Cari lettori, venerdì 7 e sabato 8 giugno non prendete impegni: si va alle final four!
Che tradotto in italiano significa che i ragazzi della Compagnia dell'Albero del 2001 sono fra le prime 4 in regione. Dopo aver mancato quelle Under 13 (a cui dovrebbe approdare Lugo che ci ha battuto) i ragazzi si sono presi una bella rivincita e dato una soddisfazione immensa ai propri allenatori!
I dettagli li sapremo più avanti, ma le date sono giuste.
Questa gioia è scattata dopo l'ennesimo play-off, una sfida vera contro il Ca'Ossi Forlì, squadra di grandissima tradizione e che si presentava alla palla a due dopo aver battuto i Crabs Rimini.
Insomma non proprio una passeggiata di salute. Ma questo gruppo ha risorse infinite, seppur stremato fisicamente ad ogni alzata esibisce un orgoglio ed una voglia che raramente ho visto mettere in campo in giugno. Chiunque sarebbe già in vacanza, ma non loro. Hanno voglia di prolungare la stagione e giovedì sera si è visto.
Palla a due alle 18, 2 arbitri veri (evento!), inizio con il freno a mano tirato. Buon gioco, ma percentuali vicino allo zero. Finisce il quarto ed il punteggio dice 5-2 per Forlì. Sembra uno scherzo ma in realtà è proprio così. Non possiamo dire nulla ai nostri ragazzi, stanno giocando bene e difendendo forte (5 subiti), ma semplicemente non prendiamo in una porta da rugby!
Nervi saldi, le percentuali si innalzano e come per magia arriva un aprziale di 17-3 per noi. La strada per la gloria è ancora lunga, ma ora scatta il regime controllo unito ad una intensità difensiva sublime. Dopo 30 minuti abbiamo subito 10 punti (non è un errore, ma per un difensore nato come me un orgasmo tecnico) ed in attacco vediamo il canestro con più facilità. Forlì reagisce ma alla sirena il tabellone dice 18-42 Ravenna.
Non c'è il tabellino, non ci hanno fornito una copia ma due cose posso dirle: Virgili è tornato (doppia cifra) e con lui sono arrivati i complimenti di Mario Santarelli (guru del basket forlivese) e di Riccardo Marisi (capitano e bandiera del Basket Ravenna).
Li hanno fatti a me, ma io li giro a voi! Bravi!
Sono anni che una formazione minibasket di Ravenna non raggiunge un simile risultato, siatene orgogliosi ed andatene fieri!