Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



martedì 30 agosto 2011

Open Day di divertimento al Fagiolo!




(foto con i bimbi del Baby basket, di spalle, scattata per gioco e per mostrare l’albero con le radici. Loro sono le radici, per noi è stato un onore giocare con loro.)

È stata la “nostra” giornata, quella in cui ci si presentava alla città e si giocava tutti insieme con il semplice scopo di divertirsi. Presentare un Progetto, all’aperto, facendosi vedere, senza raccontare nulla, ma solo dimostrandolo con i fatti. Stare insieme, divertirsi, capire un po’ di più di questo sport per molti strano, comprendere e valutare la passione degli istruttori. Il tutto dal vivo, faccia a faccia, senza intermediari, guardandosi negli occhi e trasmettendosi reciprocamente entusiasmo. La sublimazione, per quanto mi riguarda, del fare, del giocare e del divertirsi.
Un evento (a cui ne seguiranno altri 3, vedi calendario a fianco) voluto fortemente da Livio Neri e dalla società della Compagnia, che organizza una cosa simile per la sezione calcio da qualche anno.
Nel precedente post avevo chiesto “ai vecchi” di essere da esempio per i piccoli e questo è stato: bravi ragazzi, si diventa uomini anche così: per un’ora si sono allenati come fosse l’ultimo della carriera e poi si sono messi pazientemente a disposizione dei nostri nuovi piccoli amici, giocando con loro e facendoli tirare. Per un istruttore vedere queste cose è sempre molto appagante, segno che il lavoro fatto con voi inizia a produrre importante dividendi educativi.
Che dire della giornata?
24 “professionisti” presenti fra 1999, 2000 e 2001 con la solita voglia di giocare e la nota intensità (altra nota di piacere: chi non è venuto ha avvisato, e poi mancava il contingente da e per gli Usa causa Irene!), 12 “medi alle prime armi”, fra 2001, 2002, 2003 e 2004, con altri in arrivo che si sono divertiti nei fondamentali e nelle sfide proposte. Un gruppo questo eterogeneo impreziosito dalla presenza di 3 agguerrite signorine che hanno retto il confronto con i maschietti. Ma la cosa che è andata oltre la nostra più favorevole previsione è stato il gruppo dal 2005 in giù, quello del Baby basket (e mancava ancora la nostra Fatina ufficiale, Francesca!): 21 frugoletti che hanno provato a tirare, a palleggiare, a sfidarsi in un’ora di lezione tenuta da “nonno Neri”, splendidamente a suo agio nella parte di supplente. Personalmente non avevo mai allenato annate così piccole, è stata dura ma molto edificante; da ieri nel mio curriculum sportivo posso scrivere di essere stato vice nel babybasket. Ne abbiamo contati 21 ma vista la loro velocità nel correre (e la naturale bassa propensione all’attenzione) può darsi che qualcuno ce lo siamo perso.
Ora gli allenamenti per i “grandi” proseguono nei soliti orari al mattino, il prossimo impegno al Fagiolo sarà giovedì: so già che molti 2000 non ci saranno e nel prossimo post spiegheremo perché. Il motto della Compagnia dell’Albero è “Serva Jugum”, una frase latina che significa “conserva il legame”. Parleremo di questo e di come molti 2000 stiano costruendo un bellissimo legame di gruppo e facciano di tutto per conservarlo.
Continuiamo a divertirci e passate parola!

venerdì 26 agosto 2011

Report from Rimini (by Livio Neri)




Si è concluso martedì il torneo del Meeting tenutosi all’interno dei padiglioni della fiera di Rimini.
Torneo organizzato dal CSI al quale il nostro amico Sandro Sforzini ci ha invitati ed accolti come sempre con grande sportività, ben sapendo che il periodo non rende facile reperire giocatori a causa delle sacrosante ferie che tante famiglie fanno in questo periodo.
Con il termometro che segnava 35° e tanta gente che con questo clima preferirebbe starsene al mare, la Compagnia dell’Albero ha partecipato e…vinto!
Vinto? Piano, calma, andiamo con ordine.
Erano 5 le squadre iscritte ed il torneo era riservato ai nati nel 1998. I Ravennati non presentavano nessuno di quell’annata e diversi ’99 ancora in vacanza, hanno liberato dei posti a quegli sfacciati dei 2000.
Gli avversari meritano una breve descrizione: mentre Roma aveva avuto problemi di convocazioni simili ai nostri e si è presentata con una formazione rimaneggiata (ed un solo giocatore sopra al metro e novanta), le altre tre squadre sono tra le migliori dello stivale, con Fermo che da anni lavora benissimo sui giovani e presentava due prestiti a rinforzare il roster, Pesaro con 12 giocatori 12 e la torre (194 cm) Simioni in prova ed infine gli amici di Rimini, con l’MVP del torneo Provesi, i prestiti Coppola e Pellegrino (193 cm) ed una panchina che sarebbe il quintetto base della maggior parte delle squadre della regione.
E i nostri? Splendidi nelle loro divise bianco-nere, li vedi fare il riscaldamento senza un briciolo di timore nei confronti della fisicità degli avversari e scendere in campo con gli occhi di chi giocherà ogni possesso come se fosse l’ultimo.
I risultati dei quattro incontri ci hanno visto sotto nel punteggio, ma quando sopra ho parlato di vittoria mi riferivo, ovviamente, a tutto il resto. I ragazzi erano psicologicamente preparati a doversi sudare ogni tiro ed il rispetto mostrato dagli avversari è stato proprio quello di non regalarci niente, con conseguente doppia soddisfazione ad ogni canestro, rimbalzo o palla recuperata.
Anche per questo il pubblico ha fatto presto ad “innamorarsi” di noi, emozionato dalla tenacia buttata in campo e da qualche giocata che ha strappato applausi a scena aperta, come lo sfondamento subito da Frisari da un avversario di 30 cm e 30 kg più grosso di lui, o vedere commettere l’errore al pivot di Pesaro di abbassare la palla dopo un rimbalzo offensivo, con 4 mani che si incollano immediatamente al pallone e questo gigante che prova a strappare via la palla senza riuscirci: fischio dell’arbitro, palla a due, boato del pubblico e i 5 ufficiali di campo che si alzano a battere le mani...saremo piccoli, ma il coraggio non ci manca! E per concludere è doveroso descrivere la giocata del torneo, quella che nelle top ten mettono al primo posto e merita almeno 5 replay da diverse angolazioni.
Gara 1 contro Rimini, 7 secondi alla fine e rimessa laterale per Ravenna. Chiamo Timeout e disegno lo schema per segnare l’ultimo canestro, i ragazzi lo eseguono alla perfezione (con mia grande sorpresa) e Pozzi che fa la rimessa lancia un passaggio lob per Costa che da libero deve solo ricevere e mettere dentro…peccato che nell’effettuare la rimessa il nostro Luca non abbia considerato che davanti a lui c’era un giocatore di 190 cm con le braccia alte che gli sporca il passaggio! Palla persa e contropiede fulminante per Rimini che vola a farne altri due e qui la giocata: proprio Pozzi (MVP della Compagnia), trova le energie per l’ennesimo sprint, recupera dopo la palla persa e vola a stoppare il sottomano avversario spendendo il pallone tra il pubblico (saremo piccoli, ma ci hanno insegnato a non mollare mai) con boato generale. Quando anche gli avversari al suono della sirena corrono da Pozzi a fargli i complimenti, Luca si rende conto di aver fatto proprio una grande giocata.
La scelta di partecipare nonostante qualche mia perplessità iniziale dovuta al divario di età, grazie anche all’insistenza di un coach Serri più che mai convinto si è rivelata un successo. Andrea conosceva molto meglio di me questi ragazzi ed il loro entusiasmo ha confermato che quando si tratta di andare a giocare non si tirano indietro mai e lo fanno con un spirito unico, quello che gli è stato trasmesso in questi anni dal loro allenatore. L’anno prossimo ci faremo trovare pronti e contro i pari età sono certo che potremo dire la nostra, per ora mi tengo le emozioni che questi miniatleti mi hanno regalato e di questo li ringrazio, pronto a ripagarli con tanto impegno e tanto lavoro in palestra.
La stagione è iniziata col botto, ora proseguono gli allenamenti mattutini alla Mattioli e gli individuali pomeridiani e ci aspetta l’open day al Fagiolo recuperando tutti quelli che sono di ritorno dalle ferie...mi raccomando di ripassare e/o finire gli ultimi compiti per partire di slancio con la scuola…qualcuno passerà dalle elementari alle medie, non vorrete mica saltare allenamenti, partite e tornei per “problemi” di studio? Non scheziamo!
Buona Pallacanestro a tutti!

mercoledì 24 agosto 2011

Inizio col botto (e un po’ di botte!)!


C’è una nota pubblicità che dice che certe emozioni non hanno prezzo. Quello che sto provando in questi giorni non ha prezzo, grazie a tutti voi. Vedere in palestra ormai stabilmente una trentina di bambini ci riempie di orgoglio. Perché sapevamo che avevate voglia di esserci, di giocare e di divertirvi ma l’entusiasmo che ci avete mostrato è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Sentire un bambino del 2002dire: “Io non voglio fare il giorno di riposo, voglio venire in palestra!” riempie di soddisfazione. Chiedere a dei bambini del 2000: “C’è un Torneo, chi ha voglia di venire?” e vedere solo braccia alzate commuove. Davvero.
22 agosto, 40 gradi, si suda a stare fermi, ma ci sono 12 leoncini del 2001-2 che si allenano, cosa vuoi di più? E poi arrivano gli amici, quelli che telefonano che non ci possono essere ma che verranno, quelli che ti mandano un sms per dirti che su 4 allenamenti riescono a farne solo 2, perché i turno del babbo non permettono presenze maggiori. E quelli che sono in ferie, ma che ti telefonano per sapere come è andato il torneo.
Già, perché pronti e via e subito, dopo due allenamenti, un gruppo di 12 eroi del 1999 e 2000 hanno partecipato al Torneo del Meeting di Rimini. Riservato ai nati nel 98 però! 4 sconfitte prevedibili (leggete il prossimo post di Livio Neri!) ma che ci hanno lasciato sensazioni positive, voglia di stare insieme e fatto vedere importanti segnali di maturazione, specialmente per i 2000 aggregati. Avevamo chiuso male a Matera, mollando e con approcci morbidi, ed ero perplesso sulla vostra tenuta mentale, invece l'estate da questo punto di vista è servita tantissimo. Abbiamo visto un gran coraggio e nessuno si è arreso.
Ora relax e poi allenamento giovedì e venerdì, gli orari li trovate di fianco. La prossima settimana inizieranno gli Open Day al Fagiolo: i grandi dovranno essere di esempio per i piccoli che verranno a provare la nostra disciplina, mi raccomando.
E sinceramente non vedo l’ora di pubblicare la foto con le nuove divise, e vedere la faccia che farà Cintissimo: sembriamo davvero la Virtus Bologna. E anche questo non ha prezzo!
Grazie a tutti, il divertimento è appena cominciato!
Continuate a passare parola!

lunedì 15 agosto 2011

Si ricomincia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!




Cari ragazzi e cari genitori,

Giunti ormai a metà agosto ci sembra giusto aggiornare tutte le famiglie interessate alla nostra attività su quanto fino ad oggi fatto e sui prossimi programmi.
La Compagnia dell’Albero aprirà la sezione pallacanestro nella stagione che sta per partire (2011-2012).
La nostra polisportiva ha ben chiaro cosa significhi “iniziare”, conoscendo quale sia il percorso da compiere per far coincidere le esigenze dei propri tesserati con la propria visione di educazione allo sport.
La scelta della Società è stata fino ad oggi quella di mantenere una certa riservatezza e bassa esposizione mediatica prima di aver ottenuto delle certezze da parte dell’Amministrazione Comunale in termini di spazi ed orari. Tuttora siamo in attesa di alcune risposte che nei prossimi giorni arriveranno per quanto riguarda l’assegnazione ufficiale delle palestre, mentre le certezze riguardano le persone che troverete o ritroverete in palestra.
Istruttori ed allenatori conosciuti che si dedicheranno al 100% allo sviluppo della sezione mettendo al servizio le proprie esperienze e conoscenze a totale beneficio dei ragazzi.
Intanto sperando di fare cosa gradita siamo a comunicare che l’attività prenderà il via giovedì 18 e venerdì 19 agosto presso la palestra Mattioli (scuola Don Minzioni) in via Cicognani con il programma sotto elencato.
Si tratta di allenamenti gratuiti rivolti a chi non è ancora partito per le ferie o magari è già tornato ed ha voglia di ritrovarsi e giocare con i propri compagni ed allenatori, ma anche a chi vuole provare la pallacanestro per la prima volta (possibilità di portare i propri amici).
Quando venite è sufficiente ma fondamentale portare una copia del libretto verde dello sportivo per poter svolgere l’attività, se controllandolo vi doveste accorgere che è scaduto potete contattare la segreteria della Società (0544-470092) che provvederà a fornirvi la richiesta da presentare al pediatra per ottenerlo gratuitamente.

Per i nati nel 1999 è indispensabile avere una copia del certificato medico agonistico valido (non scaduto).

Buona estate (quel che resta), buone ferie (per chi deve ancora goderne) e buona pallacanestro a tutti, ci vediamo in palestra!

La sezione Basket della Compagnia dell’Albero ed il suo staff tecnico (Francesca, Barbara, Gabriele, Andrea Marani, Andrea Serri, Stefano, Matteo, Pietro e Livio)


PROGRAMMA ALLENAMENTI PRESSO:
PALESTRA MATTIOLI (DON MINZONI) IN VIA CICOGNANI


Giovedì 18 agosto (Mattioli)
10.00 – 11.15 nati nel 2001-2002-2003
11.15 – 12.30 nati nel 1999-2000

Venerdì 19 agosto (Mattioli)
10.00 – 11.15 nati nel 2001-2002-2003
11.15 – 12.30 nati nel 1999-2000

Lunedì 22 agosto (Mattioli)
10.30 – 12.00 nati nel 2000-2001-2002
Nel pomeriggio Torneo del Meeting a Rimini riservato ai ‘99

Martedì 23 agosto (Mattioli)
10.30 – 12.00 nati nel 2000-2001-2002
Nel pomeriggio Torneo del Meeting a Rimini riservato ai ‘99

Giovedì 25 agosto (Mattioli)
9.30 – 11.00 nati nel 2001-2002-2003
11.00 – 12.30 nati nel 1999-2000
15.00 - 17.00 allenamento individuale o per piccoli gruppi su specifici gesti tecnici

Venerdì 26 agosto (Mattioli)
9.30 – 11.00 nati nel 2001-2002-2003
11.00 – 12.30 nati nel 1999-2000
15.00 - 17.00 allenamento individuale o per piccoli gruppi su specifici gesti tecnici


Lunedì 29 agosto
Stage all’aperto al campetto “Fagiolo” (Parco pubblico Diane Fossey in via Zalamella)
16.30 – 17.30 nati nel 1999-2000
17.30 – 18.30 nati nel 2001-2002-2003
18.30 – 19.30 nati nel 2004-2005-2006

Martedì 30 agosto (Mattioli)
9.30 – 11.00 nati nel 2001-2002-2003
11.00 – 12.30 nati nel 1999-2000

Mercoledì 31 agosto (Mattioli)
9.30 – 11.00 nati nel 2001-2002-2003
11.00 – 12.30 nati nel 1999-2000
15.00 - 17.00 allenamento individuale o per piccoli gruppi su specifici gesti tecnici

Giovedì 1 settembre
Stage all’aperto al campetto “Fagiolo” (Parco pubblico Diane Fossey in via Zalamella)
16.30 – 17.30 nati nel 1999-2000
17.30 – 18.30 nati nel 2001-2002-2003
18.30 – 19.30 nati nel 2004-2005-2006

Lunedì 5 settembre
Stage all’aperto al campetto “Fagiolo” (Parco pubblico Diane Fossey in via Zalamella)
16.30 – 17.30 nati nel 1999-2000
17.30 – 18.30 nati nel 2001-2002-2003
18.30 – 19.30 nati nel 2004-2005-2006

Martedì 6 settembre (Mattioli)
9.30 – 11.00 nati nel 2001-2002-2003
11.00 – 12.30 nati nel 1999-2000
15.00 - 17.00 allenamento individuale o per piccoli gruppi su specifici gesti tecnici

Giovedì 8 settembre (Mattioli)
Stage all’aperto al campetto “Fagiolo” (Parco pubblico Diane Fossey in via Zalamella)
16.30 – 17.30 nati nel 1999-2000
17.30 – 18.30 nati nel 2001-2002-2003
18.30 – 19.30 nati nel 2004-2005-2006

Gli orari potrebbero subire delle modifiche se qualche gruppo dovesse partecipare ad amichevoli, tornei oppure (per i 2000-2001) esordire al campionato regionale.

Contatti dei Referenti:
Livio Neri 345-9546895
Andrea Serri 348-5259175
Segreteria Compagnia dell’Albero 0544-470092

venerdì 12 agosto 2011

Mettiamo i puntini sulle i (parte terza ed ultima, dal prossimo post si torna a parlare di basket!)…




In attesa che il Comune partorisca il topolino ed assegni le palestre alle Società Sportive richiedenti, l’attività cestistica 2011-2012 (la prima della storia per la Compagnia dell’Albero, e già questo mi carica e non poco!) partirà comunque a fine agosto come sempre, per quelli che sono già tornati dalle ferie. A brevissimo riceverete una mail con il programma e sarete avvisati anche tramite il mio blog. In questa estate strana ed afosa mi preme chiarire una volta per tutte un concetto in modo definitivo.
Avendone sentite di tutti i colori sulla mia persona tengo a precisare una cosa: anzi, conoscendomi, molti di voi non avranno nemmeno bisogno di queste delucidazioni, ma si sa, non siamo fatti tutti uguali.
Come vi ho già detto, quando ho deciso di lasciare il Basket Ravenna (nessuno mi ha cacciato, sia ben chiaro) l’ho fatto per una serie di cose: programmi futuri della società (su cui non concordo), valori (che potrebbero essere anche i miei, ma un conto è dire e l’altro è fare) e comportamenti (che spesso non sono congruenti ai valori etici ed educativi che vorrei trasmettere). Io sono fatto in questo modo: credo in tante cose che ho cercato di insegnare ai bambini, ma soprattutto penso che a parlare siano capaci tutti, mentre ad agire siano in pochi a farlo. Il modo migliore per educare è l’esempio corretto che può dare una figura adulta di riferimento, piuttosto che tante parole e tante filippiche anche po’ monotone dispensate qua e là. Gli inglesi usano una espressione che mi piace tantissimo e che ho fatto mia diversi anni fa: “leading by example”. Solo se ti metti in trincea e dai l’esempio, allora ottieni qualcosa di buono. Tutto qui. Essendomi reso conto che il mio modo di essere non era più compatibile alla realtà in cui operavo, ho tolto il disturbo. Senza scene isteriche, senza piatti che volavano, senza rancori, come credo sia giusto quando si parla fra persone intelligenti. Due pensieri ormai divergenti che prendono strade diverse. Legittimo da parte del Presidente Vianello (che ringrazio pubblicamente per l’opportunità che mi ha dato negli anni scorsi) pretendere dai suoi collaboratori “giocatori da serie B”; altrettanto legittimo da parte mia invece pensare ai gruppi e non ai singoli. Comprensibile da parte del Basket Ravenna tentare di spendere meno in giocatori di prima squadra formandoseli in casa; altrettanto comprensibile pensare, da parte mia, agli altri, a chi giocatore professionista non diventerà mai, ma che ha comunque diritto a divertirsi, a giocare fino a 50 anni negli amatori e a far parte di un gruppo.
Quando il 18 luglio ho salutato Roberto Vianello e gli ho spiegato le mie ragioni (e non era nemmeno la prima volta che succedeva, a dimostrazione che la direzione che si voleva prendere in Via della Lirica era già segnata da tempo) ho usato queste parole: “Il Basket Ravenna per me è stata come la casa dei propri genitori, dove si nasce, si vive, e si diventa adulti. Ora però vado a fare famiglia per conto mio, creo la Compagnia dell’Albero (di cui sono Consigliere nel CDA, nda), perché il mio percorso di crescita va verso quei valori. Senza rancore e senza polemiche. Ti ringrazio per questi anni meravigliosi, sono stato il Capitano di questa squadra, sono stato allenatore, istruttore e infine Responsabile Minibasket. Rimarrò comunque per sempre un tifoso del Basket Ravenna, i bambini della Compagnia tiferanno per la squadra della loro città e verremo a vedere le partite”. Non era retorica, ma credevo e credo sinceramente in quello che ho detto: squalifica o meno del PalaCosta, andrò a vedere le partite della B2. La risposta ottenuta, però, è stata di tutt’altro tono: “Chi va alla Compagnia dell’Albero, che sia istruttore o giocatore, non tornerà mai più al Basket Ravenna: nessun bambino della Compagnia dell’Albero giocherà mai nel Basket Ravenna!”. In quel momento, se magari avessi ancora un dubbio, me lo sono definitivamente tolto. Verba volant scripta manent. Siccome credo nel buon esempio, io a vedere la prima squadra ci andrò e tiferò per loro: nella vita una persona ha una propria dignità e una parola data resta tale. Sono stato minacciato diverse volte, specialmente quando arbitro le partite di calcio, ma questa uscita di Roberto Vianello proprio non me l’aspettavo. Pensavo fosse un’affermazione nata male e, francamente, speravo venisse rivista. Purtroppo, però, non è stato così, come mi viene da più parti riferito. Questa politica “esclusiva”, in realtà, sta andando avanti. Corre addirittura voce che sia io quello che mette zizzania. Peccato, quindi, una volta di più, che non abbiano ancora capito chi hanno di fronte: io sono e sarà sempre legato affettivamente al Basket Ravenna, almeno per il rispetto di quello che è stato. Io non porto rancore e lungi da me soltanto l’idea di mettere in difficoltà qualcuno.
Non sono io quello che dice mezze verità. Non sono io quello che lancia gli anatemi (“Chi va alla Compagnia non torna più indietro” mi ha tanto ricordato “Mille e non più Mille” pronunciato da Gesù Cristo). Non sono io quello che ha smesso di salutare quando ci si incontra. Non sono io quello che non risponde al telefono, oppure alle mail o agli sms. Divertente che i talebani della fatwa, dopo aver lanciato la loro condanna, ora provino anche a farmi sentire in colpa, perché, a loro dire, il mio comportamento di alto tradimento della causa “metterebbe in difficoltà” le famiglie, chiamate alla madre di tutte le scelte.
Io, in verità, dormo sereno. Giro a testa alta e non ho difficoltà a rapportarmi con nessuno. Mi assumo le mie responsabilità, ma gli altri si prendano le loro: quelle di aver costretto 8 istruttori a fare scelte diverse. Non sarà certamente il raccontare che io sia l’incarnazione di Lucifero che mi farà cambiare idea. E non mi prenderò nemmeno il merito (o il demerito) delle scelte che faranno le famiglie: noi siamo fatti in un modo, loro in un altro. C’è chi minaccia e toglie i saluti, chi invece ringrazia e continuerà ad andare al Palazzetto. Nessuno di noi ha dichiarato guerra al Basket Ravenna, anzi: nell’impianto educativo dei valori in cui credere c’è anche la Prima Squadra! Siamo semplicemente un gruppo di istruttori, che si parlano e scrivono in italiano, che si sono trovati un‘altra opportunità professionale e che si stanno mettendo in gioco per far sì che un importante progetto si realizzi.
“Chi vuol esser lieto sia del doman non v’è certezza” (per citare il grande Lorenzo De’Medici) è una grande verità, così come una frase che mi ripeteva sempre la mia nonna: “Se non mi vogliono vedere, si voltino dall’altra parte!”.
Buon Ferragosto a tutti!