Questo è il progetto di Livio Neri, Andrea Serri e di un gruppo di amici-istruttori che credono in un minibasket e in una pallacanestro diversa, fatta di amicizia, rispetto ed agonismo, che ti insegna i giusti comportamenti nella vita prima che in palestra. Astenersi perditempo.



domenica 26 giugno 2011

Finisce male a Matera: 2 brutte sconfitte e ritorno a casa

Finisce la 19a edizione del Minibasket in Piazza, Torneo Internazionale di Matera, con la cerimonia di premiazione nella piazza centrale. I leoncini ravennati finiscono al 20o posto frutto di due brutte sconfitte che fanno compiere un balzo indietro in classifica. Il bilancio parla di 3 vittorie e 4 sconfitte (lo stesso dei 99 lo scorso anno ma che a loro era valso l'8o posto, imponendosi in quelle giuste): potrebbe apparire lusinghiero ma invece non è così. E lo sappiamo bene.
Un gruppo, quello 2000, che aveva alla vigilia tutte le carte in regola per fare le cose bene. Ed invece non è riuscito a fare il salto di qualità che ci si attendeva da una kermesse del genere. Una squadra che si è dimostrata incapace di reagire nei momenti di difficoltà: abbiamo sempre cercato di fare la stessa cosa anche quando era palese la necessità di cambiare letture. Quando le cose vanno bene non ci sono problemi (o meglio,a cercare il pelo nell'uovo, si potrebbero provare cose nuove rispetto all'allenamento) ma quando si complicano (e nei Tornei succede spesso perchè quando si portano le squadre fuori significa che c'è della qualità) non riusciamo a cambiare piano di battaglia. Per esempio ieri alla seconda partita: 33-5 contro gli immensi avversari di Sarajevo: chiamati 3 time out per cercare di spiegare che era meglio stare larghi, attaccare velocemente gli spazi e correre senza palla. Risultato: tutti dietro alla linea della palla e infinite serie di 1c5 che finivano con stoppate del lungo avversario.
Non me ne faccio niente di ragazzi che piangono alla fine della gara e dicono che Andrea ha ragione. La ragione si dà ai matti, quello che si chiede è maggiore concentrazione e capacità di eseguire e cambiare modo di gioco. E' la base della pallacanestro: tante volte si preparano le partite in un modo e poi un episodio le fa svoltare il modo diverso. In quel caso che facciamo? Torniamo a casa? No di certo, si cambia il piano tattico. Ecco noi non siamo in grado di cambiare modo di giocare, facciamo sempre la stessa cosa e compiamo gli stessi errori. Mi piacerebbe riprendervi su cose diverse, dopo un anno insieme siamo ancora al "Non correre in mezzo, larghi negli spazi, schiena a canestro". E' l'abc della pallacanestro, il primo mattone senza il quale non si può fare altro. Siamo alle fondamenta e abbiamo ancora tanto tempo per migliorare ma bisognerebbe iniziare.
Credevamo che Matera potesse servire a crescere e migliorare ma invece non è stato così per tutti. Anzi a parte 3-4 (a cui è stato riconosciuto ieri sera) per gli altri elettrocardiogramma piatto. E non venitemi a dire che siete stanchi, perchè c'erano altre 47 squadre a fine stagione, che hanno giocato 7 partite e che avevano gli spostamenti che avevamo noi.
Mi rimane un ultimo dubbio: ma lo spirito del torneo l'avete compreso? Perchè le facce viste ieri sera alla finale mi hanno fatto riflettere. Molti di voi manco hanno guardato la partita, dove invece ci sarebbe stato tanto da imparare a partire dalla intensità che le due squadre hanno messo fin dal riscaldamento. Peccato, anche questa è stata una occasione mancata di crescita.
Torniamo comunque dalla Basilicata con la bella notizia di avere qualche leoncino affidabile in più e quando la panchina si allunga (e le rotazioni pure) è sempre una cosa buona: più alternative, più scelta, ergo chi non si sbuccia le ginocchia finisce in panca. Vi ricordo che da settembre ci saranno i cambi.
Buona estate a tutti

venerdì 24 giugno 2011

Altro scalpo prestigioso per lo JBR: battuta la Juve Caserta!


(nella foto fasi limpide di beach soccer sul Mar Ionio)

Avete letto bene: 50-33 contro la Pepsi Juve Caserta, squadra molto preparata i cui senior militano in A1. La partita perfetta per i leoncini del tandem Serri-Mattei, che sfoderano una prestazione tutto cuore ed orgoglio, superando le difficoltà logistiche di una location scomada con un bel gioco di squadra. Si va in campo con più di un'ora di ritardo e alle 11:40 il sole ciocca. L'erba sintetica scotta, il pallone diventa rovente dopo pochi minuti (veschiche per alcuni) ma la voglia di fare bene e riscattare un opaco girone di qualificazione mettono il turbo ai ravennati.
La partita è tesa e sofferta per 3 quarti (non inganni il punteggio finale, frutto del crollo casertano negli ultimi due minuti)con i ravennati che fronteggiano a viso aperto gli avversari. In panchina (al sole, madonna che sudata) si avverte il clima da grande match: una partita fra due squadre deluse che avevano le peculiarità tecniche per arrivare più in alto. Ed entrambe vogliono vincere per dare un senso al proprio torneo.
I ravennati, facciamoci i complimenti ogni tanto, giocano la partita perfetta ed escono dal campo fra gli applausi anche del pubblico avversario. High light della partita un canestro di Battaglia frutto di 3 passaggi senza palleggi con i cui i nostri hanno tagliato tutto il campo in un amen.
Finalmente importante ed intenso Caldarigi, mentre Gobbi, dopo aver tirato la carretta per tutta la settimana, si è preso un giorno di ferie. Ma al di là di tutto, ottima prestazione per tutti, compresi i due piccoli del 2001 (Cantoro e Cinti).
Domani trasferimento all'alba da Nova Siri alla piazza di Matera degna cornice dve si chiuderà il torneo. Sarà una giornata massacrante, ma la degna conclusione di un meraviglioso torneo. Ha ragione il nostro amico di Latina, Botticelli (che lo scorso anno ha pure vinto): "Dopo che sei stato a Matera tutti gli altri tornei ti sembrano brutti!". Domani non vedi l'ora di essere in pullmann alla sera, ma appena sei sulla strada del ritorno già pensi all'edizione del 2012!
Prossimo aggiornamento domenica con comodo da casa!

giovedì 23 giugno 2011

Reazione d'orgoglio contro Dolo!




Inseriti nel tabellone dal 17 al 32 posto i leoncini ravennati dello Junior Basket sfoderano una buona prestazione e ottengono una vittoria di prestigio contro Dolo, squadra veneziana del circuito Reyer Venezia, i cui 99 hanno appena vinto il torneo Mazzetto.
Finale di 34 a 22 per i ragazzi di coach Serri, che dopo aver usato il bastone in mattinata (chiusi in camera a meditare) nel pomeriggio si ricorda di avere ancora qualche carota e li porta all'Acquapark di Metaponto a giocare con gli scivoli, i gommoncini e le piscine.
Soddisfatti i primi tifosi arrivati che finalmente hanno visto giocare i loro ragazzi all'altezza della loro fama. Una bella reazione d'orgoglio per i ravennati: certo, una rondine non fa primavera, ma la sensazione di crescita e fiducia si avverte maggiormente. Ora attendiamo di sapere l'avversaria di domani per gli spareggi 17-24 posto. Dispiace solo aver buttato via con le prime gare sottotono la possibilità di emulare i 99 che lo scorso anno giunsero ottavi.
In generale molto bene tutto il gruppo, con Casadei e Cirilli finalmente all'altezza e Frisari e Gobbi che continuano su standard elevati: finora i più continui e affidabili. Battaglia e Giardini hanno peccato di ingenuità (il doppio arbitro non lascia scampo) ma davvero una grande reazione di tutti, con ogni leoncino che ha portato il suo contributo.

Nella foto, Coach Serri e Mattei durante la riunione tecnica pre partita.

mercoledì 22 giugno 2011

Pessimi leoncini contro Rieti




Quando puoi arrivare primo ed invece ti ritrovi al terzo posto dopo aver perso contro avversari alla tua portata un esame di coscienza te lo devi pur fare. Anche oggi i ravennati sono andati in campo spenti, poco attenti e con poca voglia. Peccato davvero perchè i 12 convocati non hanno capito l'opportunità incredibile che hanno avuto. Non è da tutti poter partecipare ad un Torneo così prestigioso, loro l'hanno avuta e non la stanno onorando. E questo fa riflettere. Conosco i miei ragazzi e vi garantisco che così male non hanno mai giocato, nemmeno lo scorso anno. Sono emersi egoismi, l'essere permaloso di molti, la poca voglia di lottare. Una situazione difficile da gestire per coach Serri e Mattei, che ad ogni torneo a cui hanno partecipato hanno sempre visto il gruppo interessato reagire e crescere. Ed invece qui non si reagisce e non si cresce nemmeno.
I ravennati pensavano di essere in gita, da oggi la vacanza finisce. Abbiamo un leone da onorare sulla maglia, non si dica che Ravenna è fatta di mozzarelle, ma di giocatori veri. Visto che siamo ad un Torneo e non in vacanza, oggi niente piscina e mare. In stanza a riposare, visto che qualcuno ha osato dire di essere un po' stanco. Altri che è caldo, oppure che il campo non è regolare o che gli arbitri fischiano troppo. Se dovevo venire fino a Matera per sentire delle scuse me ne stavo a Ravenna a studiare. Quindi giornata zen di meditazione. Mi dispiace ma sono davvero deluso.
Altri ragazzi sono rimasti a casa e dobbiamo reagire solo per rispetto nei loro confronti.
Si può vincere o si può perdere non è questo il problema: mi piacerebbe vedere i miei giocare.
Ora attendiamo la comunicazione dell'Organizzazione inerente il proseguimento del Torneo. Molto probabilmente giocheremo dal 16 al 32 posto: peccato perchè il 20-14 contro Beirut e il 30-26 di oggi gridano vendetta. Si avevano tutte le carte in regola per essere nella parte del tabellone che contava e avere l'opportunità di affrontare le squadre forti ed invece siamo nella mediocrità, come il nostro basket attuale, quindi posizione più che meritata.
Aggiornamento appena avremo il programma ufficiale, nel frattempo vado a rileggere qualche manuale di Psicologia infantile.

martedì 21 giugno 2011

Pomeriggio in piscina... e non solo!



Mentre Mattei si faceva onore a "Carta più alta!", i nostri leoncini, assieme alla mascotte "Il Pivot!", si sono deliziati in danze subacquee, partite di pallanuoto, hard rock, gara di tuffi. Molto apprezzata la loro interpretazione della sigla dell'animazione del villaggio "Officina delle idee", in cui Giardini, noto ballerino, ha capitanato i suoi compagni. Stasera replica alle 21:20 con la Baby Dance.
A domani!

Ultim'ora: Guerrino Mattei vince il Torneo di Carta più alta!




Il nostro fido scudiero, Guerrino Mattei, che insieme a coach Serri forma la coppia di istruttori più alti di tutte le 48 squadre, si è imposto in scioltezza nel torneo pomeridiano di "Carta più alta!". Il nostro, noto professionista della disciplina, conosciuto in tutto il territorio regionale, ha mostrato fin da subito il piglio del più forte, sbaragliando la concorrenza!
A lui vanno i nostri più sinceri complimenti
Nella foto un momento della tiratissima finale.

Second day: finalmente una vittoria!




E' arrivata la prima vittoria in casa Junior Basket per i leoncini del 2000 impegnati al torneo di Matera. Contro Mesagne, squadra brindisina, non hanno brillato ma fatto il minimo sforzo per ottenere il massimo risultato. Sugli scudi Gobbi, che nel secondo e quarto quarto, ha mostrato energia in difesa e lucidità in attacco, sfiorando la doppia cifra. Su standard comunque elevati anche Frisari e Cirilli che finalmente ha iniziato a macinare gioco. Si attendono ancora i debutti ufficiali di quelli che finora hanno tenuto su la baracca, sarebbe bello fosse domani visto che contro Rieti ci giochiamo il secondo posto nel girone. I leoncini stentano a trovare ritmo e ad adattare il proprio gioco al contesto materano. Abituati a spazi infiniti (la Mattioli in questo è un fattore) fatichiamo ad adattare il nostro basket a spazi più contenuti, campi all'aperto ed orari impossibili.
Dopo la partita mattinata in piscina, mentre nel pomeriggio andremo ancora in piscina, visto che qualcuno deve fare dei balli con le simpatiche animatrici.
Domani ore 8:15 partita decisiva contro Rieti, anche questo avversario alla nostra portata. Il referto rosa farà la differenza fra il secondo e terzo posto.
State collegati e fate il tifo per noi!

lunedì 20 giugno 2011

Prima uscita e hanno giocato i gemelli scarsi!



Prima uscita al Torneo di Matera e prima sconfitta per i leoncini dello Junior Basket Ravenna. Mai in partita, sempre abulici e poco intensi, hanno sfoderato una prestazione all'altezza della fama... dei loro gemelli scarsi!
Contro i libanesi di Beirut, squadra ampiamente alla nostra portata, siamo partiti sotto 0-9 e non siamo più riusciti a recuperare, in una gara da dopolavoro visto il punteggio finale di 20-14 per i libanesi. Solo Frisari e Giusti hanno mandato i loro simili capaci mentre gli altri non sono proprio pervenuti. Peccato perchè il girone sembra equilibrato ed una vittoria avrebbe dato maggior credito ai ravennati. Ed invece siamo già agli esame di riparazione, domani ore 8, contro Mesagne (BR). Orario anticipato per il gran caldo: oggi abbiamo giocato alle 12 e si sentiva (ma il sole picchiava anche per gli altri!). Poi giornata in piscina sempre che si dimostri il nostro reale valore: coach Serri è già al metodo Montessori. O si viaggia al 120% oppure domani tutti in camera, senza cellulare ed aria condizionata!
Nel pomeriggio di oggi siamo stati con il pullmann a Matera dove abbiamo partecipato alla sfilata per la città ed alla cerimonia di inaugurazione. Sempre una bella sensazione.
Domani al caffè pensateci e all'ora di pranzo altro aggiornamento: speriamo di darvi la notizia che il nostro torneo è finalmente iniziato!

domenica 19 giugno 2011

Arrivati a Matera!




Dopo 12 ore di pullmann i leoncini sono arrivati a Nova Siri dove alloggeranno al Giardino d'Oriente. Viaggio nella norma, tante cavolate sparate, specialmente dal coach e ora tutti a nanna.
Domani ore 11:30 prima partita contro Beirut (Libano).
Care mamme, stanno tutti bene, sono sfiniti e a letto. Hanno mangiato (come lupi, primi a scelta, secondo e verdure a buffet e una pallina di gelato tanto per gradire!).
Domani sera sul tardi aggiornamento del blog con risultato e piccolo commento. Ore 13pranzo e poi alle 14 partenza per Matera (1 ora e 30 minuti di distanza) e sfilata per la cerimonia di apertura.
Le camere sono state fatte, la ciurma è carica e ci dispiace per voi ma ci stiamo divertendo già un sacco.
I piccoli uomini crescono, sono molto educati e gentili ma hanno già messo nel mirino un paio di cameriere!
Ok, ora a letto, luci spente
Buonanotte a tutti!

venerdì 17 giugno 2011

Salutiamo il nostro Capitano: ciao Edmondo!

Giovedì il capitano Petrozziello ci ha lasciato. Per quelli meno attenti era quel simpatico signore che ha fatto il tavolo di tutte le partite casalinghe giocate alla Mattioli. A lui devono un grazie almeno i gruppi dal 98 al 01.
Quando una persona ci lascia, solitamente, si ricordano solo le cose buone. Ma Edmondo era una persona buona. Un appassionato di basket, un amico dei bambini, una persona vera. Basterebbe scrivere questo: della pasta di Vasco Buratti.
Ma io personalmente l'ho conosciuto come dirigente quando giocavo alla Spem, come avversario quando ci giocavo contro, infine come aiutante, quando alla fine era tornato nel suo mondo preferito, quello dei bambini. Noi lo chiamavamo Capitano, perchè ci raccontava sempre le sue avventure sulle navi mercantili, altra sua passione.
Il rapporto che aveva con ogni bambino era speciale, il vecchio nonno saggio che aveva sempre una bella parola di incoraggiamento. A noi piace ricordarlo così, attento, sorridente, educato e competente al comando del tavolo della Mattioli. Con tutti i suoi marinai che a fine partita gli andavano a chiedere quanti punti avevano fatto. La sua risposta tipica? "Hai fatto il tuo dovere? Allora ne hai fatti tanti!".
Questo era Edmondo. Un esempio in un mondo in cui di esempi non ce ne sono rimasti tanti.
Andiamo a Matera per fare il nostro dovere come lui ci ha insegnato, ma se per caso vinciamo una partita, sarà tutta per lui!
Ciao Edmondo, come te e Vasco non ne nascono più, purtroppo!

giovedì 16 giugno 2011

Istruzioni Operative per Matera

Solo ieri sera siamo riusciti a definire tutta la logistica per Matera.
Partiamo dai convocati:

Battaglia, Caldarigi, Giusti, Frisari, Gobbi, Giardini, Cinti, Cantoro, Mariani, Fuschini, Casadei, Cirilli.

Questi dodici atleti dovranno presentarsi domenica mattina alle 9 alla Morigia. Andremo a Faenza al Class Hotel dove passerà il pulmann dell'organizzazione proveniente da Padova che ci allunga fino a Nova Siri dove alloggeremo al Giardino d'Oriente. Info sul sito (attraverso google ci si arriva tranquillamente).
La quota di partecipazione è di euro 445 a persona. E' venuta leggermente più alta del previsto ma quest'anno il costo del pulmann è stato diviso per 4 squadre e non 5 come lo scorso anno e la quota, più alta, risente di questa divisione.
Me li darete in contanti alla partenza (a Matera come raccontatovi funziona così, tutto in contanti, per cui fate bancomat venerdì e sabato, come il sottoscritto).
Portarsi l'occorrente per stare una settimana in villaggio turistico e per andare al mare ed in piscina.

Portare:
-la divisa rossa dello scorso anno
-la divisa blu di quest'anno
-un documento di identità
-un trolley per il viaggio ed uno zainetto di supporto


La quota comprende tutto (albergo pensione completa, iscrizione al torneo, navette verso Matera e pulmann) per cui non partite con molti soldi, l'unica necessità l'abbiamo alla partenza dove mangeremo in autogrill durante il viaggio d'andata e sabato, giorno delle finali, dove andremo a mangiare a pranzo in un ristornate e terremo il cestino con i panini per la sera.
Se avete bisogno mi trovate al Big Mama o ai soliti recapiti.
Tranquilli, ci divertiremo di brutto e ogni tanto proveremo anche a vincere qualche partita. Sul sito www.piellematera.it ci sono già i gironi e il calendario delle partite (Beirut, Rieti, Mesagne).
Comunque vada sarà un successo.

venerdì 10 giugno 2011

Ottima stagione per il Gruppo 2000 (e ora andiamo a Matera!)



Finale di stagione anche per i piccoli di coach Serri e compagnia, quei terribili 2000 che tanto hanno fatto penare anche i nati del 1999. Un gruppo molto coeso e forte che il prossimo sarà chiamato a fare il salto di qualità per raggiungere i traguardi che sono alla loro portata: obiettivi ambiziosi come un campionato regionale per esempio. Un gruppo dove qualcuno deve ancora capire bene come funziona e che quindi ha margini di miglioramento notevole. Campioni Provinciali in carica aquilotti, quarti nel torneo esordienti (riservato ai 99 e vinto da Santino e Compagnia), terzi al Torneo Internazionale di Porec, terzi al Torneo di Ferrara con la soddisfazione di aver battuto l’Andrea Costa Imola. Messi in fila, sono risultati da paura, impensabili ad inizio stagione. A questo si aggiunge la vittoria del gruppo sperimentale 2001 e 2000 inesperti al primo anno nel girone Provinciale non competitivo 2000. Ora arriva Matera, la prova del nove, dove dovremo dimostrare tutto il bene che dicono di noi, ma soprattutto di star diventando uomini. Un Torneo di quel genere si supera solo se siamo forti mentalmente, perché quando incontreremo gli Estoni che fanno 32 minuti di zone dovremo essere pronti: preparati a non riuscire a passare la metà campo. In quel caso pochi pianti e lamentele: è tutta esperienza!
Manca un voto, quello dell’ultimo mio assistente che si è impegnato maggiormente con voi e per questo ho riservato in questo post.

Matteo Frisari, voto 10. L’ultimo arrivato in famiglia, tre figli con il virus del basket, un nipote degenere che allena, era scritto nei fatti che sarebbe arrivato anche lui in palestra. E noi siamo stati ben felici di accoglierlo dopo avergli fatto fare il dirigente, il portaborse, il navigatore umano, l’infermiere, il custode e sicuramente anche qualcosa d’altro. Una presenza preziosa, una risorsa di serietà e competenza, un porta fortuna vivente: con lui in panca 3 vinte e 0 perse. Scusate se è poco.

Ed ora via di pagelle: leggere con attenzione e provare a pensare a cosa c’è scritto e come poter migliorare. Vi voglio bene!

Pietro Baravelli, voto 7. Dopo la scorsa stagione nessuno avrebbe scommesso un euro sul suo ritorno. Ed invece il nostro Baravello non solo è tornato ma si è allenato sempre assiduamente e con passione giocando un sacco di partite. L’emblema dell’educazione al lavoro e del non mollare mai. La mia soddisfazione più grande (assieme a Matteo Pasini) perché avergli attaccato il virus del basket per me è stato un onore. Ultimamente arriva e propone anche i giochi: la treccia Mingo fatta mercoledì è in tuo onore. Fantastico.

Lorenzo Battaglia, voto 9,5. Playmaker d’altri tempi (mi ricorda Marzorati), detta i ritmi in attacco, miglior rimbalzista e migliore nelle palle recuperate. Ogni tanto stoppa anche, visti i suoi 136 cm per 32 chili di uomo, cosa chiedere di più. Se i 99 hanno vinto il loro Trofeo devono più di un cinque a Lollino, che a Gennaio alla Agraria contro Imola si alzò dalla panchina per piazzarne 12 di fila . Colui che ha fatto cadere in depressione un sacco di istruttori avversari, e qualcuno del Basket Ravenna. Il dubbio è: meglio lui o il fratello visto che sono identici nell’aspetto e nei ruoli? Non lo so, ma sono un coach fortunato visto che li ho allenati tutti e due. Talento fine e mano educata, un leader ovunque, in 2 anni non l’ho mai sentito lamentarsi. Capitano vero.

Teo Bella, voto 7. Rookie arrivato a settembre, si è allenato con passione ed entusiasmo. Non era facile per lui inserirsi in un siffatto gruppo molto competitivo. Ma non ha mai mollato mostrando doti mentali interessanti. Protagonista nel campionato sperimentale vinto, ha avuto tutto il tempo di fare esperienza. Il prossimo anno proveremo a cambiare ritmo, se vorremo entrare nelle rotazioni dei veterani. Non mollare mai.

Alessio Caldarigi, voto 9 quando è attento ed intenso, voto 5 quando invece entra in campo con tutta la paura del mondo sulle spalle. Buona padronanza dei fondamentale, usa tranquillamente entrambe le mani ed ha notevoli capacità di lettura. Insomma uno su cui contare a patto che non entri in campo in versione mozzarella di bufala alla diossina. Ma anche se ciò accadesse dovremmo trovare il pulsante per ripristinare la versione attenta, precisa e arrabbiata. Ma anche qui il tasto non l’ho ancora trovato. Si prega di arrivare in palestra con il libretto delle istruzioni. Fiducia.

Mattia Casadei, voto 9+. Super Baffino o Baffino di Neanderthal? 9 volte arriva il primo 1 volta arriva il secondo in palestra. Quando è in fiducia è un’ira di Dio, quando è depresso e innamorato con i wurstel nella pancia inguardabile. Ma a Faenza dopo aver sbagliato tutte le letture immaginabili, a 20 secondi dalla fine del secondo overtime, ha preso fallo e piazzato un libero da far tremare un giocatore vero con annessa vittoria. Questi si chiamano attribuiti e vengono fuori quando serve. Se si tagliasse i capelli sarebbe perfetto, ma poi non sarebbe più il secondo uomo più bello del mondo. Ora lo attendono le pupe di Lecce per cui sappiamo già che a Matera sarà un disastro. Ma cose si farebbe senza Baffino? Insostituibile.

Alessandro Cirilli, voto 8/9. Se penso a tutte le volte che mi ha fatto perdere la voce mi viene male. L’altra notte ho sognato che urlavo “Cirilli, oggi abbiamo la maglia bianca!”. Ma è un giocatore fondamentale per noi, un generoso, lotta su ogni cosa dimostrando un cuore grande come una casa. Se tenesse i piedi per terra sarebbe ai livelli dei 99, ma visto l’orgoglio ed il senso di appartenenza mostrati, possiamo lavorare tranquillamente per farlo migliorare. Se non lo si conosce non si comprende quello che ho detto. Non esiste una parola per descriverlo: Semplicemente Cirilli.

Michele Cricca, voto 8+. A corrente alternata. Molto bene quando è attento, prevedibile e deleterio quando pensa agli affari suoi. Potenzialmente forte, istintivo ed appassionato se riuscissimo a trovare il modo di tenerlo concentrato per tutto il tempo sarebbe perfetto. Deve imparare a ragionare di più e a fidarsi dei compagni (e loro di lui). Ma per prima cosa deve stare attento, a questo livello il doppio palleggio non è più ammesso. Insomma il classico leoncino che se svolta mentalmente diventa un’arma di distruzione di massa. Speriamo Presto.

Filippo Fuschini, voto 8+. Molto bene il nostro Filosky in questa fase della stagione. Ha messo su un bel tiro (esteticamente rivedibile ma efficace) dalla media ed in difesa è il solito leone. Peccato per l’infortunio (del nonno) che l’ha tenuto fuori per un mese nel momento clou della stagione. Ma a Matera si riprenderà, giocando tutti i giorni con ritmo e contro avversari forti. Potrebbe essere l’arma segreta per il prossimo anno, se poi Madre Natura si ricorda di lui possiamo togliere il condizionale. Saetta.

Francesco Giardini, voto 9. Altro fratello d’arte con la sfortuna di essere diversissimo da Teo (anche qui gran botta di fortuna per me, 2 su 2!). E tutti a dire che non era come il fratello. Ma Francy ha piazzato una stagione degna del cognome che porta, mano destra o sinistra per lui pari sono, ha iniziato ad usare anche il fisico che ha, mostrando una crescita ed un attaccamento al gruppo incredibili. Io l’ho letta così: da settembre ad oggi è aumentata la fiducia e di conseguenza le prestazioni in campo. Rivelazione.

Filippo Giusti, voto 9+. L’uomo mandato dagli Dei del Basket per risolvere i nostri problemi sotto canestro. Colui che obiettivamente ci ha fatto fare il salto di qualità perché la sua fisicità è una risorsa per tutti, specialmente in allenamento. Ha portato serietà, concentrazione e attenzione, uno che non ha mai bisogno della seconda spiegazione. Come Lollo, di lui non conosco la voce. Non si lamenta mai. E sarà bellissimo vederlo schiacciare a Matera: questo è il prossimo obiettivo del nostro velista. Mano sinistra da adrenalina pura. Fondamentale.

Alessandro Gobbi, voto 8,5. Ha finito la stagione alla grande, frutto di una grande intensità e voglia di emergere. È maturato molto sotto il profilo mentale e questo si è tradotto in un gioco più funzionale alla squadra. È passato dal ruolo di “supporting cast” a quello di protagonista, grazie al lavoro, alla fatica e alla dedizione. E anche ad un grande senso di appartenenza al gruppo. Ora non ci resta che aspettare che Madre Natura si ricordi di lui portandogli forza e chili. Aspettiamo fiduciosi, in fondo c’è tutta l’estate. Crescita.

Filippo Falzi, voto 6/7. Arrivato a febbraio, digiuno di basket, si è allenato con noi ma senza troppa costanza. Ha del potenziale, coordinato e con buoni schemi motori, potrebbe diventare importante per noi a patto che si metta in testa che ci sono 3 allenamenti alla settimana e le partite. Se gli passa quella sua “pigrizia” mentale e si impegna il futuro è suo. E noi ne saremmo veramente contenti perché di un giocatore del genere, piccolo ma veloce ed anche rompiscatole, ne avremmo bisogno. Decidi cosa vuoi fare da grande!

Simone Frisari, voto 8/9. Sesto uomo dell’anno del gruppo 2000, quello che non vedi in campo quando c’è ma che ti affretti a mettere dentro quando è in panca. Difensore feroce ed attento, tutti i suoi compagni gli devono almeno un 5 per tutti gli aiuti che ha portato, ma si cava parecchie soddisfazioni anche in attacco grazie ad un buon uso del corpo e del perno. Se prendesse anche iniziativa sarebbe perfetto, ma diamogli tempo. Uno di quei pochi che gioca sempre, anche perché c’è sempre, con qualità, nelle presenze ad allenamento. Killer Silenzioso.

Riccardo Landi, voto 7/8. Acquisto settembrino inizialmente ha faticato a trovare ritmo e spazio nelle rotazioni. Ha passato i primi mesi a prendere appunti, era fantastico vederlo, sembrava un bimbo alla ruota panoramica, guardava tutto e sorrideva. Poi, piano piano, ha capito come funzionava il gioco, le regole e i compagni. Finale di stagione da protagonista e convocato meritatamente per Matera, che per lui sarà la svolta. Uno su cui puntare, se mette su qualche chilo, sarà l’arma segreta per il prossimo anno. Stiamo lavorando per voi.

Andrea Mariani, voto 8. Altro rookie che si è meritato la convocazione per Matera, dove speriamo che svolti mentalmente. Matera per lui deve significare quello che il Mazzetto è stato per Mazzini del 99. La possibilità di vedere come gira il mondo in casa di quelli più bravi. Tecnicamente è cresciuto tanto, ma deve capire che il basket non è solo tiro dalla media, fra l’altro notevole. Su di lui sono pronto a scommetterci, però deve iniziare a fare ciò che gli viene chiesto. Il primo step è fatto, mica possiamo accontentarci. Deve iniziare a Leggere. E Basta.

Matteo Pasini, voto 8. L’altra mia gioia più grande. È tornato, attento, motivato e concentrato. Rispetto all’anno prima sembrava il fratello buono. Si è meritato tutte le convocazioni, ha scoperto cosa significhi difendere e in attacco inizia a prendere iniziativa. Meritatamente a Porec, nel finale di stagione ha subìto il regolamento del 4c4 rimanendo fuori dalle rotazioni. Ma se penso al pulcino bagnato che lo scorso anno aveva paura di tutto non posso che essere davvero contento per lui. Una maturazione straordinaria. Ora è un leone affidabile. Veramente.

Edoardo Potenza, voto 7+. Un altro sempre attento, educato e gentile quando c’è. E qui casca l’asino. Dotato di mezzi fisici interessanti, se si mette in ritmo diventa un fattore. Se poi mostra anche la faccia cattiva e ci mette un po’ di intensità, può diventare un giocatore. Pivot titolare della campagna Sperimentale ha fatto esperienza. Ora ci si aspetta il salto di qualità, perché ne ha davvero il potenziale. Ritmo.

Francesco Salvadori, voto 9. Mezzo punto in meno per l’uomo da Marina, velista anche lui, ma per un motivo molto semplice. A volte dimentica di non essere più a Marina e tende a strafare e a non fidarsi dei compagni. Se impara a leggere meglio le situazioni d’attacco diventa un fattore, se riesce a passare dall’1c5 al 5c5 avremo un giocatore vero. Talento, passione, voglia di esserci, doti umane straordinarie: ha tutte le carte in regola per farcela a patto che migliori nelle letture. Ma arriverà, statene certi, perché il gioco lo capisce. Peccato per quella passione Virtussina. Passala 2 Palleggi Prima.

Francesco o Federico Vitali, voto 7. Alla fine non ho ancora capito come si chiama, la vecchiaia ed il fatto di essere stato compagno di scuola del babbo non aiuta. Insomma, me li confondo. Rookie arrivato a settembre, si è allenato con passione ed entusiasmo. Se ci mettesse anche grinta sarebbe perfetto. Protagonista del campionato sperimentale ha sfruttato questo anno per fare esperienza. Come Teo ora deve mostrare le unghie, altrimenti non si diventa leoni. Ma sono sicuro che Francesco (alla fine l’ho imparato) con i suoi ritmi arriverà. Certamente.

Ed ora due righe sui 2001 che si sono alternati nelle rotazioni del Campionato Sperimentale. Il lavoro di quest’anno è stato fatto in prospettiva del prossimo, ci siamo, mettiamola così, avvantaggiati nei confronti della concorrenza, non tanto in termini tecnici ma per quanto riguarda la dedizione al lavoro, alla mentalità ed al giusto comportamento in palestra. Sono molto soddisfatto del vostro gruppo e se penso al prossimo anno mi vengono solo queste parole: ci divertiremo (ma secondo me siamo anche un bel po’ forti!)

Stefano Bonatesta, voto 8. Il più piccolo del branco (2002) ma che è venuto qualche volta ad allenarsi e a giocare fuori referto (un 2002 non può essere a referto in un campionato 2000). Ma fisicamente il campo lo tiene e si è meritato tutte le convocazioni. Nome da segnarsi e da seguire con cura, avendone rispetto dei tempi di maturazione. Potenzialmente ha dei margini di miglioramento pari alla sua passione. Infiniti.

Federico Cantoro, voto 8/9. Meglio la prima parte di stagione che la seconda. Raggiunte certe abilità ha pensato ad allenare solo quelle. Ed invece il basket è uno sport di lettura e situazione e non vanno mai bene le stesse cose. Infatti, nella seconda parte, pur avendone la possibilità ha giocato meno. Se si mette in testa di ragionare, farà la differenza. Passaggio Baseball.

Federico Cinti, voto 9. Fratello e figlio d’arte, un faccia da schiaffi, fa la cavolata più grande del mondo con un sorriso disarmante. Abbiamo deciso che è mancino e in questo sport è in vantaggio. nelle rotazioni dei 2000 è venuto a Porec meritandosi i minuti in campo. Sta capendo la differenza fra il gioco e lo sport, come tutto il gruppo del resto, ma sarà un fattore. Smile.

Francesco Cieri, voto 8. Fratello d’arte anche lui (brutto segno quando si allenano le dinastie, segno del tempo che passa) come Antonio è un ruba palloni straordinario ed un difensore insuperabile. Il prossimo anno lavoreremo sul fondamentale del tiro, così una palla recuperata potrà essere straformata in 2 punti. Velocità pura.

Guza Gesian, voto 9. Nei 13 di Ferrara e solo questo dato fa capire quanto sia cresciuto il nostro straniero silenzioso. Si, perché lui non parla mai, lavora e mostra dei fatti. Un fisico interessante, talento e capacità di capire il gioco. Diventerà uno dei perni di questo gruppo, statene certi. Vediamo di sistemare il tiro e siamo a cavallo. In forte ascesa.

Elia Marinelli, voto 8,5. Play maker anche lui vecchio stile, tutto fosforo, pazienza e letture. Un Mike D’Antoni tascabile che quando serve la butta anche dentro. Se riuscisse a fare tutto quello che già sa fare con un pizzico di intensità e velocità in più sarebbe già pronto per i 2000. Ma arriverà il buon Elia. Il classico giocatore a cui dare le consegne e poi sedersi in panchina a guardare. Metronomo.

Alberto Montanari, voto 8,5. Il gemello passatore. L’uomo dei passaggi ai compagni, gioca per gli altri e questo gli rende onore. Se gli aggiustiamo anche il tiro potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni realizzative. Se entra, come il fratello, nel ritmo dei 3 allenamenti, diventerà un fattore. Assist man.

Enrico Montanari, voto 8,5. Il gemello tiratore. Medie realizzative (e percentuali) impressionanti. Se gli costruiamo anche il resto avremo un giocatore vero. La facilità con cui ne mette 20 è cristallina, se ci mette la faccia cattiva e ritmo di lavoro, dove può arrivare? Non lo so, ma il buongiorno si vede dal mattino e questo è interessante. Lavoro.

Alessandro Schiavone, voto 8,5. Ecco un bel playmaker moderno, tutto adrenalina e velocità. Doti da affinare certamente ma già presenti nel suo gioco. Sempre presente nel campionato Sperimentale, ha mostrato in campo davvero buone. Se continua a crescere così siamo a cavallo. Se ci crede stiamo anche tranquilli. Da migliorare l’approccio difensivo, ma siamo giovani ci penseremo. Sorpresa (in positivo!).

giovedì 9 giugno 2011

Esordienti 1999: tempo di bilanci, tempo di pagelle.



Finale di stagione e puntuali come la rata di un mutuo arrivano le pagelle di coach Serri. Ottima stagione per i leoni del 99 che bissano il successo dello scorso anno nel campionato provinciale, si tolgono la soddisfazione di battere gli Angels due volte e di chiudere il regionale con 6 vinte e 2 perse. Undicesimi al Mazzetto e nelle prime otto del Basket for life. Risultati, per il nostro contesto, lusinghieri che soddisfano tutti.
Anno di transizione questo, il passaggio ai canestri alti è stato meno traumatico del previsto, i nostri sono un buon gruppo su cui sarà facile inserire tutte le peculiarità tecniche che si vorranno. Abbiamo giocato tanto (ma non troppo), siamo cresciuti tutti e ci siamo divertiti. Siamo un gruppo vero, ed abbiamo imparato a non mollare mai: in questo i tornei sono serviti a tanto. Un grazie ai genitori, splendidi, che per il secondo anno ci hanno affidato (anche a centinaia di chilometri di distanza) i loro figli: hanno assecondato tutte le nostre scelte senza mai metterle in discussione, hanno chiesto spiegazioni con educazione e rispetto, un grande esempio per i piccoli uomini con cui abbiamo a che fare. Come ho detto ad alcuni di voi in pulmino, siete fortunati ad avere dei genitori così bravi che vi vogliono un bene dell’anima: vi incoraggiano, vi seguono, sono presenti senza essere invadenti, rispettando voi e i vostri spazi. Quando fra qualche mese inizierete a litigarci per questioni adolescenziali e ormonali, ricordatevi di queste mie parole: si farebbero tagliare un dito per voi ed anche qualcosa d’altro, non dimenticatelo mai.
Prima delle pagelle un grazie ai miei fidi scudieri.

Stefano Cinti, voto 10. Il Presidente che tutti gli allenatori vorrebbero avere, l’emblema della passione e dell’entusiasmo, ma anche colui che c’è ma non si vede, come il principe Harry sempre un passo indietro. Un grande organizzatore ed un lavoratore infaticabile, gli devo molto, anche se forse lui non se n’è accorto. I suoi consigli sono sempre preziosi, per me, per lo staff e per tutta la squadra. Cintissimo.

Gabriele Facibeni, voto 10. Primo anno con noi, anche lui molto bene. Sempre attento e disponibile, quando chiamato in causa ha fatto il suo. Ha iniziato con i primi allenamenti da solo, il ragazzino crescerà perché ha voglia e talento. Stare con i bambini non è facile e Gabry ha le doti e le capacità per starci. Ora è sotto esame, non possiamo non fargli il nostro in bocca al lupo. Promessa.

Andrea Marani, voto 10 e lode. L’allievo sta superando il maestro ed è giusto che il maestro, come farebbe un buon padre, lo lasci andare per la propria strada, libero di seguire la propria indole. Fedele assistente, doti umane straordinarie, sempre disponibile: ha preso appunti con me, ma ha anche messo in pratica quello che ha studiato. È pronto per vivere una stagione da protagonista, se lo merita e quando avrà bisogno il telefono per lui sarà sempre acceso. Blackbird, fly away!

Ed ora le vostre, con le solite avvertenze. Si tratta di un gioco, di una opportunità di crescita, e di tutto quello che ne consegue. La cosa che vale per tutti è questa: avete dato il massimo e questo vi fa onore.

Michele Bergonzoni, voto 7/8. Ha fatto di tutto per dimostrare a tutti che in questo gruppo ci poteva stare. E ha avuto ragione lui. Ha giocato alcune partite, sfornando assist per tutti e facendo sentire la presenza in difesa agli avversari. È migliorato tanto e deve trovare il modo di organizzarsi meglio per aumentare le presenze ad allenamento. Tifa per la Roma e questo è un problema serio, fortunatamente il fratello capisce di calcio. Scherzi a parte, ad uno così non si rinuncia mai. Nella vita il lavoro paga. Sempre.

Michele Bruni, voto 8,5. C’è sempre stato, allenamenti, provinciale, regionale e finalmente tornei. Un inno al lavoro, il classico giocatore che si costruisce con il tempo e tanto olio di gomito. E abnegazione e senso di appartenenza al gruppo. Il classico ragazzino educato, silenzioso, molto intelligente che, quando c’è bisogno, stempera le tensioni del gruppo. Se alza la testa mentre palleggia può fare un altro salto di qualità. Ma già vederlo prendere iniziative giuste inorgoglisce e non poco. Stakanov.

Filippo Cavallari, voto 8. Prima parte di stagione positiva con presenze costanti e crescita importante. Poi fuori per oltre un mese per un infortunio alla caviglia e questo gli ha fatto perdere ritmo. Deve cercare di osare e sperimentare di più, uno di quei leoncini che ha raggiunto una buona competenza di fondamentali ma che deve ora cercare di capire quando è ora di utilizzarli. E cercare di non trovare mai scuse in quello che si fa: l’errore aiuta a crescere e noi siamo qua per questo. Letture.

Francesco Cinti, voto 10. Il bruco è diventato farfalla. Sta superando le paure, inizia a sembrare convinto nei suoi mezzi. Un talento infinito, per me sarebbe pronto per giocare con i 97 (non è un errore), sta a lui decidere quando. Foto della stagione: partita contro Medicina, 3 canestri consecutivi e tutti a casa. Capitano al Mazzetto, se ci crede per gli avversari sono dolori. L’unico che non ho allenato per 2 anni, ma solo motivato. Se ci crede ed inizio anche ad allenarlo, sono dolori per noi. Perché uno così ce lo portano via, prima o poi. MVP.

Alessandro Costa, voto 9. Un po’ in calando nella seconda parte di stagione. È in una fase di mutazione fisica importante, due piedi come Shaq ed un fisico che ancora non li segue. Fatica a trovare l’equilibrio ma non è colpa sua. Quando sarà due metri continuerà a dominare sotto i tabelloni. Pedina fondamentale del gruppo, se rimane concentrato e attento può sfruttare questo momento di transizione a suo vantaggio. A patto che ci segua e non parta per la tangente facendo di testa sua. Big Foot.

Michele Foschini, voto 8,5. Pausa di riflessione per Michele. Ha capito sul finale di stagione come ci si doveva approcciare agli allenamenti. Solo nell’ultimo mese ci ha messo intensità ed ha capito, finalmente, che le cose che andavano bene lo scorso anno in questa stagione dovevano essere modificate. Quando si è visto superato nelle scelte e nelle rotazioni ha reagito come un vero campione, aumentando la qualità della sua pallacanestro. Stagione importante comunque per lui, perché ha capito che non ci sono pasti gratis e che le cose vanno conquistate. Arma segreta (per il prossimo anno).

Sebastiano Martelli, voto 9,5. Prima stagione per lui non costellata da infortuni, e si è visto. Ritmo e fiducia in allenamento si sono trasformati in incubi per gli avversari. Punto di riferimento offensivo, MVP al Basket for life, a volte eccede in personalismi per troppa confidenza. Da migliorare le letture, ma se sta bene, grazie a quelle due gambe che si ritrova, diventa inarrestabile. Meritato il giro a Lubiana, ora deve recuperare. Gli facciamo in bocca al lupo visto che dovrà operarsi a giorni. Ma tornerà più forte di prima. Sicuro.

Federico Mazzesi, voto 9. Se fosse intenso sarebbe da 10, se non si “palleggiasse i maroni” (scusate ma ho appena finito di leggere il Galateo) come spesso gli ripetiamo, sarebbe da 10 e lode. E queste sono le cose da migliorare. Per il resto non possiamo che essere contenti del suo rendimento, ha dato valide alternative in attacco ed in difesa, quanto meno ci prova. Ha talento, lo step successivo e quello più difficile, è cercare di farlo venire fuori e metterlo al servizio della squadra. A patto che rimanga umile e con i piedi per terra. Spingi quella cavolo di palla.

Marco Mazzini, voto 8. Ci ha messo un po’ a capire quanto la sua stazza possa essere considerata, a questi livelli, un arma di distruzione di massa, robe che se lo sanno all’Onu ci bombardano come in Iraq. Fisicamente sublime, è attento e concentrato. Ma gli mancava qualcosa: la convinzione di poter fare sfracelli, perché uno così di danni ne può fare tanti con cotanta mole. L’abbiamo portato al Mazzetto proprio per questo, perché acquisisse convinzione. Ed è tornato a casa con la coppa dell’MVP, perché ha iniziato a fare la faccia cattiva. Sindaco (per ora, ma nel 2013 ci saranno le politiche!).

Matteo Montigiani, voto 9. Prima parte così così, addirittura qualche volta fuori dalle rotazioni. Ci si aspettava un salto di qualità mentale nel suo gioco, visto che durante l’estate aveva perso il vantaggio di forza fisica nei confronti degli avversari. Cambio di marcia che è arrivato puntualmente dopo gennaio facendolo tornare quello di Matera. Ha chiuso in crescendo, buon auspicio per il prossimo anno. Uno che c’è sempre, un sorriso disarmante, davvero un grande. Piede Perno.

Pietro Montresori, voto 7. Gli è mancato il ritmo. Guardando le presenze non è mai uscito ad allenarsi per 3-4 settimane consecutive senza saltare qualche uscita. Infortuni, malattie, stanchezze hanno devastato la sua stagione. Peccato, perché ha doti fisiche importanti che potrebbero essere sfruttate ed allenate. Lo attende una stagione di riscatto a patto che sia il primo a crederci. Per ora rimane un Genio Incompreso.

Marko P’yeshchyk, voto 8. Penalizzato dalla maggiore fisicità dei compagni, si è ritagliato uno spazio importante all’interno delle rotazioni. Letture straordinarie, accompagnate da soluzioni stilistiche di primo ordine. Acerbo ancora fisicamente (forse ancora il più bimbo di tutti) ha tutti i crismi per diventare un giocatore. Furbo, sveglio, intelligente, peccato che non riconosca un prete nella neve. Con due lenti a contatto, diventa un fenomeno. Garantito.

Stefano Palmese, voto 8,5. Benissimo a volte, malissimo altre. Mai una via di mezzo. Stefano è così, prendere o lasciare. Il problema suo è la concentrazione, quando c’è sembra un giocatore, quando pensa ad altro sembra un 2003. Insomma, un altro potenzialmente interessante che deve capire che in palestra si viene per stare attenti. Lo attende la stagione della svolta. Da lui ci si aspetta davvero di più. Possibile Sorpresa.

Patrick Piazza, voto 8. Con i suoi tempi, con i suoi ritmi, con la sua intelligenza. Sta arrivando, il buon Patrick. Grande atteggiamento, grande passione e grande senso dell’etica e del lavoro. Un ragazzo d’oro che ha lavorato sodo in palestra per dimostrare che in questo gruppo ci poteva stare. E ci sta e ci starà. Ha giocato partite, sempre in crescendo sfiorando la convocazione per Padova. Inizia a prendere iniziative anche in attacco. Da numero 22 a numero 14. Lui sa cosa significa. Most Improved Player.

Luca Pozzi, voto 9 quando viene quello concentrato, attento e convinto, voto 5 quando invece scende in campo quello con la testa nel mondo dei sogni. In queste due righe c’è tutto Luca Pozzi. A volte fenomeno, altre sembra un 2002. La parola che si è sentito ripetere più spesso in questi mesi è stata: fiducia. Quando ne ha è una fattore importante per la nostra squadra ed un elemento fondamentale, quando non ne ha è deleterio per se stesso e il gruppo. Il mio limite di coach è di non aver ancora trovato il pulsante giusto da accendere quando non è in palla. Ma non smetto di cercarlo. Gli voglio bene per quanto, a volte, mi fa arrabbiare. Tantissimo.

Filippo Rondoni, voto 8/9. Un altro di quei giocatori che in campo quando ci sono non li vedi. Poi quando li togli, ti mancano subito. Il suo gioco non si misura in punti o con le altre voci statistiche. Il suo è un basket di passaggi, aiuti, palloni sporcati, contese conquistate. Highlight della sua stagione, il passaggio a tutto campo no look a Pozzi al Mazzetto che è valso una vittoria. È uno dei leader dello spogliatoio grazie ad una simpatia ed un senso del gruppo fuori dal comune per questa età. OKC ha Harden, noi abbiamo Rondo, anche se è bianco e senza barba. Il sesto uomo ideale.

Matteo Santi, voto 9,5. Il leader, il trascinatore, la batteria inesauribile di energia positiva per il gruppo. Un campione di simpatia, molto attento ed educato. Media punti in calando ma sappiamo che deve pensare a migliorare le proprie scelte. Difensore feroce, quando serve una scossa di adrenalina lui è della partita. Ha solo un difetto, tifa per gli Heat. Ma se il gruppo è unito e migliora il segreto è nella sua guida ed alla sua capacità di dire la cosa giusta al momento giusto ad ogni compagno. Capitano.

Mario Santoro, voto 7/8. Grande sacrificio per Mario, 3 volte alla settimana è venuto ad allenarsi con noi da Punta Marina. È migliorato tanto come fondamentali, la sfida ora è quella di iniziare a fare la cosa giusta in campo, capire quando è il caso di usarne uno piuttosto che un altro. Abituato ad essere l’MJ di Punta inizialmente ha faticato a comprendere la filosofia di questo gruppo ma poi si inserito senza problemi. Ora ci aspettiamo il salto di qualità, mettere la sua tecnica al servizio della squadra. A metà dell’opera.

Edoardo Scarpellini, voto 8,5. Anche lui, come molti se non si è ancora capito, a metà del guado. Ha compiuto una crescita importante da quando ha messo piede in palestra venendo da Alfonsine. Ha cambiato modo di giocare, anche se tende sempre a fare un palleggio di troppo. Ci lavoreremo, ma onestamente il buon Edo è offensivamente ingiudicabile. Quando avrà risolto i problemi di vista il canestro gli apparirà come una bella pupa e quella sua mano educata potrà fare danni. Lenti a contatto 2.

Marco Tasselli, voto 8/9. Ingegnere, inventore di storie fantastiche, difensore feroce, comunque la si metta un punto di riferimento per questo gruppo. Ha fatto spegnere offensivamente molti avversari e sul finale di stagione, a dimostrazione di tanta crescita, si è imposto e preso iniziative anche in attacco. Quando Madre Natura si ricorderà di lui, diventerà un fattore. Per ora rimane l’emblema della crescita di questo gruppo. Museruola.

domenica 5 giugno 2011

Torneo Mazzetto: ottime sensazioni per coach Serri

Come avevo scritto alla vigilia non sono tante le squadre in Italia che possono vantarsi di aver partecipato sia al Torneo di Matera che al Mazzetto a Padova.
Con l’obiettivo quindi di onorare tale opportunità, i 99 sono partiti alla volta di Padova, anche se non si sapeva bene quale ruolo avrebbero recitato nella kermesse. Portiamo a casa un onorevolissimo undicesimo posto e i complimenti dell’organizzazione che ci ha riservato l’onore di premiarci per primi. Infatti, come a Matera, solo le prime quattro vengono omaggiate seguendo l’ordine di classifica, mentre tutte le altre hanno lo stesso trofeo. Ma l’applauso vero, caloroso e sincero del Palazzetto San Lazzaro di Padova ci deve riempire d’orgoglio. Alla fine abbiamo disputato 6 partite in 4 giorni, vincendone 3 e perdendone altrettante. Ce la siamo giocata con tutti, a parte il Petrarca, squadra molto evoluta che si allena 4 volte a settimana e disputa 2 campionati non in orario di allenamento: in praticano loro masticano basket 6 volte a settimana e noi 3-4, per cui un meno 36 è una mezza vittoria. Finalmente Mazzini ha fatto sentire la presenza (e che presenza) sottocanestro mentre sono cresciuti tanto, durante lo svolgimento del torneo, proprio i più timidi e quelli che stavano a margine del gioco, specialmente offensivo: vedere, Bruni, Tasselli, Rondoni attaccare gli spazi e il canestro, togliendosi lo sfizio di sporcare il tabellino, è stato veramente gustoso.
Ma il Mazzetto non è un torneo come gli altri. È una storia di amicizia, di fratellanza e solidarietà. Un posto dove non ci si dimentica degli amici che ci lasciano (a proposito, coraggio Emma, gli amici veri non ti lasceranno solo!) e dove si cerca di costruire nuovi e solidi rapporti. È con questo spirito che gli amici di Solesino ci hanno accolto, persone vere e sincere, fiere del loro modo di porsi e di ragionare. Che poi era anche il nostro. Ci hanno fatto sentire come a casa nostra, hanno organizzato una serata (quella di sabato) che rimarrà nella nostra mente per sempre, accompagnandoci in tutto e per tutto. Grazie davvero.
E poi c’è il gruppo che cresce. Dove ognuno ha portato un mattoncino alla causa, e nessuno si è tirato indietro. Un gruppo di bravi ragazzini che pur con sensibilità diverse hanno voglia di continuare a crescere. E di migliorare. Si sono comportati bene fuori dal campo (mai un ritardo e mai una lamentela) ma soprattutto in campo: siamo l’unica squadra che a fine match omaggiava gli arbitri (i quali inizialmente ti guardano timorosi non abituati a trovarsi 13 ragazzi che gli vanno a stringere la mano), che si alza in piedi per salutari i ragazzi di Solesino (rompendo un po’ il protocollo ingessato delle premiazioni) e ringraziarli dell’ospitalità, facendo scuola e “costringendo” gli altri a fare altrettanto, e che ricevuta la coppa fa il giro del palazzetto per ringraziare e stringere la mano a tutte le personalità, anche quelle che dovevano entrare in scena dopo.
Vi avevo promesso, cari genitori, che sarebbero tornati uomini: con questi gesti abbiamo dimostrato di essere un po’ meno bambini. Sono orgoglioso di avervi allenato finora.
Ci si vede mercoledì in palestra.

mercoledì 1 giugno 2011

In bocca al lupo a Livio Neri!

Ci sono cose nella vita che vanno insegnate: una di queste, secondo me, è la riconoscenza. Non mi piacciono le persone che dimenticano, o peggio che fanno finta di dimenticare.
La Società ha deciso di non rinnovare il contratto a Livio Neri, quello che per 3 anni è stato il nostro Responsabile del Settore Giovanile. Scelta legittima, come altrettanto è legittimo il mio personale ringraziamento a Livio per il lavoro svolto e l’attenzione che ha sempre dimostrato nei confronti del nostro mondo, il minibasket.
Livio è passato lunedì sera in palestra a salutarci e ad augurarci il meglio per il futuro. Noi facciamo altrettanto per lui e la sua carriera, perché la riconoscenza deve essere di questo mondo. Quando uno va via, solitamente, si cantano solo le lodi o solo i difetti. Io non canto né le lodi, né i difetti, ma mi piace ricordare un episodio: era luglio del 2008, Livio era appena arrivato a Ravenna e non sapeva la differenza fra la Morigia e la Mattioli. Però passammo un intero pomeriggio in palestra a fare l’inventario delle divise. Alle 21 della sera, persa la cognizione del tempo, ci guardammo in faccia e decidemmo di andare a casa. Andò avanti così tutta l’estate: sempre al lavoro.
Ora attendiamo di conoscere dalla Società il nuovo responsabile, sperando di avere con lui un rapporto ancora più proficuo e duraturo. Per il resto, ragazzi, imparate da questa vicenda una cosa: gli allenatori passano, ma la vostra passione deve rimanere intatta, e quando si incontra il vecchio coach si deve avere il coraggio di salutarlo. In un mondo in cui molti sono abituati a chinare la testa senza dire la propria opinione, noi dobbiamo imparare a stare a testa alta ed avere il coraggio di dire la nostra. Io saluto Livio, gli auguro pubblicamente una carriera importante, a testa alta e senza timore di smentite. Non so quanti l'hanno osannato in questi anni avranno il coraggio di farlo, ora che se ne va.
Life must go on, ma un po’ di stile ed educazione non guastano mai.